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Ilario Castagner su Milan-Inter

La nostra redazione ha contattato l'ex allenatore per un commento sulla stracittadina piu' attesa

MILAN INTER ESCLUSIVO CASTAGNER / MILANO – Quando calcare i campi da calcio non basta, ci si siede in panchina. E per alcuni è una scelta di vita che paga. Ilario Castagner, inizia la sua carriera nell'Atalanta, poi Perugia e Lazio. Poi, l'approdo al Milan, nel quale starà per due stagioni, per poi passare all'Inter. La nostra redazione ha contattato l'ex allenatore che, in esclusiva per 'Calciomercato.it', ha parlato della sfida più attesa dell'anno, la stracittadina di Milano.

Milan-Inter, chi è la favorita?

Sarà banale dirlo, ma una favorita non esiste, il derby è una partita a sé. Dal punto di vista tattico, si scontreranno due squadre con caratteristiche molto diverse: il Milan, più forte in difesa, e l’Inter, con un attacco strepitoso. Bisognerà vedere chi delle due prevarrà. Resta da sottolineare che l’Inter è in un periodo migliore, mentre il Milan avrebbe dovuto chiudere il discorso già prima. Mi riferisco alla partita contro la Roma in casa, quando aveva la possibilità di allungare prima della sosta invernale.

Saranno assenti Ibrahimovic e Lucio, da una parte e dall’altra. A chi peserà di più?

Il Milan sarà di certo più svantaggiato, anche perché lo schema principale era palla lunga allo svedese, che quando era in giornata ti risolveva le partite da solo. Ora, con un centrocampo composto da soli interditori, è difficile riuscire a trovare una trama di gioco sulla mediana. Lucio è un giocatore importante, ma non è determinante per l’Inter come lo è Ibrahimovic per il Milan.

Come Allegri potrà preparare la partita senza il suo punto di riferimento?

L’errore è alla base, dato che puntare su un solo nome è sbagliato. È logico che poi la squadra va in difficoltà se questo viene a mancare. Una squadra come il Milan dovrebbe avere la sua personalità anche senza Ibrahimovic. Ripeto: l’errore principale è quello di scegliere tre interditori a centrocampo, che ne penalizzano il gioco. Certo, Allegri è stato costretto a schierarli per le assenze che hanno colpito la rosa, come quella di Pirlo. Resta difficile, però, trovare una soluzione senza Ibrahimovic.

 

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