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Roma, Montali: “Nuova proprieta' vuole una squadra vincente”. E su Totti, Lazio e Ranieri…

Il direttore operativo della società giallorossa ha parlato delle prospettive del club, del derby vinto contro la Lazio e dei tecnici Ranieri e Montella

CESSIONE ROMA E DERBY MONTALI / ROMA – Non può che esserci grande soddisfazione in casa Roma per il successo (il quinto consecutivo) nel derby contro la Lazio. Una gara che nel finale ha visto saltare i nervi di alcuni giocatori biancocelesti ma non di quelli giallorossi: “I nostri giocatori sono riusciti a mantenere i nervi saldi utilizzando il noi e non l'io – ha sottolineato il direttore operativo del club di Trigoria, Giampaolo Montali ai microfoni di 'Radio Anch'io lo sport' su 'Radio Rai' -. 

Al di là dei due gol segnati, la cosa straordinaria di ieri è stato poi l'atteggiamento e il comportamento di Francesco Totti durante tutta la gara. Ha dimostrato grande spirito di sacrificio ed è stato capace di sostenere un gioco duro senza mai perdere la pazienza. È sempre stato lucido e riflessivo. Dobbiamo però imparare a diventare grandi e per questo bisogna anche imparare a saper perdere. Su questo dobbiamo ancora migliorare. L'attenzione agli atteggiamenti in campo sarà uno dei punti chiave della nuova Roma. Per diventare grandi dobbiamo essere in grado di andare oltre il raccordo anulare”.

Il dirigente, che sarà uno dei pilastri del progetto americano (Leggi le anticipazioni esclusive di Calciomercato.it), ha parlato proprio di quelli che saranno gli obiettivi della nuova Roma: “C'è un progetto molto serio che vede come principale obiettivo una Roma vincente che possa competere su tutti i fronti: la prospettiva è quella di diventare più bravi degli altri su tutti i settori, perseguiendo una politica basata sul fair-play finanziario”.

Una battuta Montali l'ha dedicata al tecnico Vincenzo Montella: “Abbiamo valutato il panorama degli allenatori nazionali e esteri disponibili, e abbiamo optato per la soluzione interna. Siamo molto contenti della scelta e mi sento molto vicino a lui. Capisco le difficoltà che ha ad allenare così giovane una squadra così importante. E' stato brave a creare fin da subito un'empatia con la squadra. Ha delle idee e questo è un patrimonio su cui lavorare. Guadagnare dieci punti non è cosa da poco. Ma ne rimangono ancora 27 in palio e dovremo ottenere il massimo. Nostro obiettivo è poi conquistare la finale di coppa italia. Si gioca a Roma e saremmo la prima squadra a vincerne dieci”.

I risultati ottenuti finora sono comunque frutto anche del lavoro del precedente allenatore, Claudio Ranieri: “Io non parlerei di un suo fallimento. L'anno scorso per mezz'ora è stato campione d'Italia dopo una stagione straordinaria. Quest'anno i risultati non sono stati dalla sua parte ma dare le dimissioni in un momento così delicato gli fa onore. Questi due anni sono stati importantissimi anche in prospettiva futura”.

 

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