Il numero dei rossoneri sull'ipotesi di un ritorno del brasiliano
CALCIOMERCATO MILAN KAKA' BERLUSCONI / MILANO – Romanticamente è la parabola del figliol prodigo, il ritorno a casa, l'amore che vince, l'abbraccio della pace. Sulla carta è invece un'operazione monetariamente impegnativa, gestionalmente poco fattibile e poco auspicabile. Eppure il nome di Kakà viene sempre più insistentemente accostato a quello del Milan. Roba di marketing? Non solo. Il brasiliano quando lasciò i rossoneri per il Real Madrid era convinto di andare a raccogliere trionfi ed ovazioni in terra spagnola. Invece con la maglia blanca addosso il suo rendimento è decisamente calato, è stato messo ko dalla sfortuna e dagli infortuni. Logico quindi che Kakà pensi di cambiare aria e di tornare lì dove è diventato grande, dove è diventato famoso, dove era (in molti non hanno perdonato il cambio di maglia) amatissimo. Ma è possibile? Il presidente Berlusconi, che fu il primo ad accettare l'offerta da 68 milioni di euro delle merengues, sarebbe pronto a riabbracciare iil figliol prodigo a patto però che si abbassi lo stipendio. Ecco questa è la conditio sine qua non. A certe cifre Kakà rimane a Real Madrid. Altrimenti ben venga a Milanello. “Un ritorno di Kaká? Non penso sia possibile, non in questo momento – ha detto Berlusconi che poi ha aggiunto – Se però Kaká volesse tornare, questa per il Milan e tutti i tifosi sarebbe proprio una bella notizia”.




















