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Mercato Bari, analisi sugli arrivi, cessioni e cambio allenatore

Solo 15 punti in 25 giornate, ma tanta confusione da parte del club. Un cambio di allenatore di venerdi' e mercato di riparazione discutibile

BARI LA CONFUSIONE DI UNA SOCIETA' DI SERIE B / BARI – I calciatori hanno raccolto solo 15 punti in 25 giornate e in campo ci sono andati loro, ma non possono mancare dei dubbi sull'operato della società, orfana quest'anno dell'esperto ds Perinetti. Prima dell'inizio del campionato, il secondo di fila in Serie A, il ds Angelozzi rimpiazza Ranocchia e Bonucci scegliendo Rossi e Raggi che col passare del tempo non si dimostrano all'altezza sia dei predecessori che della categoria. Dopo le prime due giornate inizia una serie interminabile di infortuni (tra cui Ghezzal) che costringono il tecnico Ventura a schierare i Primavera e alcuni giocatori definiti da lui stesso da “serie C2”. La squadra perde partita dopo partita, è sempre più ultima e sempre più in emergenza. La società decide tuttavia di rinnovare la fiducia al tecnico di Genova, (“Anche se le perde tutte rimane” aveva detto il patron dei galletti fino a qualche giorno fa), poi arriva il mercato di riparazione di gennaio e Angelozzi “corre ai ripari”. Oltre ad Okaka il direttore sportivo prende anche Huseklepp, Codrea e Kopunek, giocatori non inseriti nella lista dei preferiti di Ventura. Il sodalizio tra il genoano e i galletti comincia però a vacillare, ma l'allenatore non si dimette e Matarrese non lo esonera. Inizia un tira e molla che arriva fino a venerdì scorso quando si decide la rescissione del contratto. “Venerdì? Ma come? Mandare via un tecnico di venerdì?” tuonano i tifosi nelle radio e forum. Subentra Mutti che ha solo due giorni per preparare la sfida col Genoa, improvvisamente Ghezzal recupera, dopo un infortunio di 3 mesi (si era infortunato in Bari-Udinese del 31 ottobre) parte titolare e si arrabbia anche della sostituzione nel secondo tempo. Dei nuovi arrivati, invece, nemmeno l'ombra…


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