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Roma-Genoa, Gasperini sprona Ferguson: “Deve seguire le orme dei grandi del passato”

Le parole del tecnico giallorosso dopo la vittoria netta contro la squadra di Daniele De Rossi 

La Roma supera nettamente il Genoa chiudendo la pratica già nel primo tempo con 3 gol in mezz’ora. Una partita mai in discussione che proietta i giallorossi a -3 dal primo posto, anche se con una partita in più rispetto al terzetto Inter-Milan-Napoli.

Gasperini (Ansafoto) – calciomercato.it

Gasperini in conferenza stampa ha parlato della prestazione dei suoi e non solo:

Ha ricevuto le risposte che si aspettava da questa partita da Ferguson? “Per la prestazione sì, i margini che deve avere sono notevoli, ha 21 anni. Già una buona risposta senza ad altre prestazioni, poi il centravanti della Roma ha un ruolo molto importante. Qui in passato ci sono stati centravanti di grande valore. Lui è giovane, se segue questa strada può crescere.

Oggi omaggiato De Rossi, si aspetta lo stesso a Bergamo? “Questa sera dobbiamo essere contenti delle partita col Genoa, che è stato per me un bel pezzo di strada. Sono tre punti importanti che ci riportano al quarto posto, 33 punti a fine girone di andata. La classifica si è un po’ spaccata, soprattutto su quelle dietro il Bologna che deve recuperare una partita. Da domani sarà emozionante rivivere Bergamo, ho vissuto qualcosa di straordinario, rivedere tanta gente che mi ha voluto così bene, ma sono contento di portare questi ragazzi in questa situazione di classifica. Non era facile. Qui sto bene, mi hanno accolto bene, sarà una partita di calcio importante per entrambe le squadre, ma sarà per me un ritorno molto piacevole”.

Dybala a sinistra è rimasto anche con l’ingresso di El Shaarawy. “Gioca molto bene lì, è straordinario e non c’era motivo di spostarlo. Questa cosa di destra o sinistra è limitante per i giocatori. Lui, Soulé, El Shaarawy possono giocare in tante zone di campo, altrimenti diventano scontati e poi non hanno avuto risultati straordinari a giocare sempre in un aiuola”.

Sulla punizione di Martin la squadra era molto bassa dentro l’area. “Devo rivederla per vedere quanto eravamo bassi, avevamo già rischiato nel primo tempo sul finale. Noi dofendiamo su due linee in quelle punizioni, credo sia mancata un po’ di attenzione, questo mi ha fatto arrabbiare, dovevamo tenerci di più a chiudere senza subire gol”.

Un bilancio del 2025. “La prima cosa è su come mi hanno accolto e seguito, come hanno lavorato insieme i giocatori. Li ringrazio perché era la base per entrare nelle loro convinzioni. Se non li convinci di quello che fanno non c’è possibilità di andare avanti. Invece i ragazzi sono stati straordinari verso di me. La classifica? Difficile dirla all’inizio, tu cominci a giocare. Poi ogni anno è diverso. Abbiamo cominciato a giocare, abbiamo vinto o perso, però abbiamo vinto tante partite. Potevamo perderne qualcuna in meno, ma anche quelle vince poteva. Ha una qualità e una convinzione più forte rispetto all’inizio, il problema era nella realizzazione, anche se in casa ora un po’ meno. Il focus èquanto riusciamo a diventare prolifici, forti anche nei cambi. Le squadre con cui competiamo sono molto attrezzate, soprattutto a livello offensivo. E questo aumenta ancora di più il merito di quanto stanno facendo i ragazzi, che hanno soprattutto raggiunto l’apprezzamento dei tifosi. E questa è la benzina che ci sta tenendo più in alto anche di quelle che sono le nostre possibilità”.

C’era il pericolo diffidati. “Infatti li ho tolti tutti. Ziolkowski? Dobbiamo lavorarci molto, deve migliorare sulle palle alte, ha preso una brutta testata. Rischia di farsi male così. Lui ha grande prospettiva, i livelli sono molto alti, con lui bisogna avere pazienza, nello stesso tempo non subire troppe ingenuità che in questo momento concede. Ma è un ottimo profilo su cui lavorare”.

Roma-Genoa, Ziolkowski: “Mi ispiro ai miei compagni di squadra”

Come è stato giocare contro la Juventus? In cosa puoi migliorare? “Felice di giocare a Torino, deluso per la sconfitta ma è stata la partita più importante della mia carriera. Oggi sono molto contento di aver giocato davanti ai miei tifosi e per i 3 punti. Posso migliorare ogni giorno, tutto, come per tutti, sta a me continuare a lavorare”.

Come hai lavorato per scalare le gerarchie in difesa? “La sostituzione in Europa League è stata dura, ma succede. Non è cambiato niente per me poi. Ho lavorato sempre al massimo, migliorando con l’allenatore e tanti giocatori forti intorno a me. Non è stata una bella esperienza, ma delle esperienze di impara sempre”.

Quali sono i tuoi riferimenti, il tuo idolo? “Non ho giocatori in particolare a cui mi ispiro se non i miei compagni, Mancini, Ndicka, Hermoso, sono difensori molto forti anche per il ruolo che ricopro”.

Sul primo gol hai dato il via all’azione. “Non è stato l’assist più bello, anzi in realtà era un rinvio. Ho solo lanciato la palla in alto e sono stato fortunato che sia andata a Soulé. Ma non conta la bellezza, conta il risultato. Sono molto felice, sia per me che per la squadra”.

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