Proteste nel corso della sfida tra bianconeri e sardi, ma l’arbitro non poteva essere chiamato al monitor: il motivo
La Juventus ha bisogno di un ritorno alla vittoria, ma nella sfida di Torino sta facendo i conti con un Cagliari decisamente coriaceo.

Una delle note più positive in casa rossoblù è Marco Palestra. L’esterno di proprietà dell’Atalanta è uno degli osservati speciali e ci ha messo pochissimi secondi per rendersi pericoloso. Poco dopo il fischio d’inizio, infatti, Palestra si è reso protagonista insieme a Kostic di un contatto al limite dell’area di rigore bianconera. Dopo un duello sulla corsia, il numero 2 dei sardi ha preso vantaggio sul serbo ed entrambi sono poi finiti a terra in area di rigore.
Juve-Cagliari, niente Var su Kostic-Palestra
L’arbitro Crezzini però ha fischiato fallo in attacco, punendo la prima trattenuta, ossia quella del numero 2 ai danni dell’esterno bianconero.

Un fischio per certi versi simile a quello che aveva portato all’annullamento del calcio di rigore che era stato prima assegnato e poi tolto alla Juventus una settimana fa contro al Fiorentina nel duello tra Vlahovic e Pablo Mari. A fornire spiegazioni ci ha pensato poi Luca Marelli a ‘DAZN’: il contatto tra le gambe di Kostic e Palestra non è avvenuto in area di rigore. Da qui anche qualsiasi mancato intervento e revisione al Var.
Gli juventini onesti intellettualmente (😂) se volevano il rigore della settimana scorsa, allora ammetteranno candidamente che questo di Kostic su Palestra era rigore netto
— Francesco (@OnofrioFabbiano) November 29, 2025
Pronti via e subito rigore netto per il #Cagliari ma l’ arbitro e var dormono!
La #Juve non può assolutamente non vincere stasera!
Che vergogna!#JuveCagliari— Sergio Baldanza (@baldanza_sergio) November 29, 2025
O fischi la trattenuta prima o se fai continuare non puoi tornare indietro e quindi devi fischiare rigore, oltretutto il giocatore della Juve è in vantaggio sulla palla quando comincia anche lui a trattenere l’avversario
— membo🖤💙🖤💙 (@membointer) November 29, 2025
La decisione di Crezzini aveva causato alcune polemiche sui social, ma l’arbitro non avrebbe potuto comunque decretare la massima punizione, visto che il contatto incriminato dopo la trattenuta è poi avvenuto fuori area.




















