Il centravanti scandinavo ribalta definitivamente la gara di San Siro e poi svela un curioso siparietto col difensore azzurro: “Mi toccava il sedere e io…”
La Norvegia umilia l’Italia con un perentorio 4-1 a San Siro. Non tanto per la prestazione e per i numeri effettivi di gioco, visto che gli Azzurri se la giocano assolutamente alla pari per un tempo. Ma per il fatto che alla squadra di Haaland sia bastato svegliarsi nell’intervallo per cominciare a giocare con un po’ di voglia e qualità per ribaltare in maniera prepotente la partita. E per l’aggregate della doppia sfida che alla fine dice 7-1 Norvegia e primo posto più che meritato.

Eppure il primo tempo era stato molto incoraggiante, probabilmente facilitato dall’atteggiamento e la poca verve della squadra di Solbakken, per cattiveria, agonismo in campo, condizione, atteggiamento generale e anche una buona qualità di gioco. Subito il gol di Pio Esposito, la prestazione di un roccioso Gianluca Mancini come alla Roma e un Haaland che di palloni ne struscia veramente pochissimi. Ma poi nel secondo tempo cambia tutto. E l’attaccante del City, dopo le parole su Pio Esposito (“Non lo conosco”) e il gol dello stesso interista, da bersagliato diventa bersagliatore. E ne esce vincitore su tutta la linea, anche nelle parole postpartita quando punzecchia lo stesso Mancini alla tv norvegese.
Haaland svela: “Mancini mi tocca il sedere, ecco cosa ho fatto”. Duello stravinto in 20 minuti
“Quando eravamo sull’1-1, ha iniziato a toccarmi il sedere e gli ho detto: ‘Ma cosa stai facendo?’ Allora mi sono un po’ scaldato e gli ho detto: ‘Grazie mille per la motivazione, adesso si fa sul serio’. Poi ho segnato due gol e abbiamo vinto 4–1, quindi direi che è andata bene. Grazie a lui”. Con la Norvegia è a qualcosa come 55 gol in 48 partite, di cui 16 in 8 gare del girone di qualificazioni ai Mondiali. Col City invece sono 19 reti in 15 match. Numeri senza senso.

Anche ieri ha dimostrato di non avere bisogno di chissà quante occasioni. Le statistiche sono incredibili: 1,7% di possesso palla e 2 gol. Mancini ha fatto il 7,3 – ovviamente non comparabili perché ruoli opposti – ma ha perso ad esempio quattro duelli aerei su quattro. Contro Haaland, che invece ha vinto tutti e quattro i suoi duelli aerei offensivi. Gli ultimi 20 minuti di gara hanno fatto piombare il rating WhoScored di Mancini sotto il 6, quello di Haaland sopra l’8. Il difensore della Roma ha provato magari a innervosirlo un po’, ha ottenuto una piccola reazione al momento ma poi il ‘Vichingo’ è rimasto di ghiaccio e ha spazzato via ogni incognita.




















