Strapagato tre anni fa e ora ancora ai box dopo l’operazione al tendine d’Achille
Ecco spuntare l’affare discutibile con protagonisti Milan e Juventus. Un affare che può essere impostato e portato a termine già nel prossimo calciomercato di gennaio, o più verosimilmente in quello della prossima estate. Uno scarto, un flop: non a caso lo regalano o quasi.

Dalla Premier alla Serie A. In corsa, secondo il collega turco Ekrem Konur, il Milan e la Juventus. Il calciatore che stuzzicherebbe le due big italiane si chiama Kalvin e di cognome fa Phillips. Trent’anni il prossimo 29 dicembre, il mediano inglese è già stato in orbita bianconera nel recente, anzi recentissimo passato. Erano proprio gli ultimi mesi di Allegri sulla panchina della Juve.
Phillips è ai margini del Manchester City, al quale è però legato fino a giugno 2028. Ora è ancora ai box dopo l’operazione al tendine d’Achille, un infortunio che ha impedito al club dello sceicco Mansur di liberarsene nel corso della passata finestra estiva. Un nuovo tentativo verrà fatto a gennaio, considerato che non rientra e non rientrerà nei piani di Pep Guardiola, il quale lo ha escluso dalla lista Champions.
Il classe ’95 è sbarcato ai ‘Citizens’ nel 2022 per poco meno di 50 milioni di euro e dopo aver impressionato con la maglia del Leeds, dove è nato e cresciuto calcisticamente. A Manchester non ha rispettato le attese, tanto che già dopo un anno e mezzo lo cedette in prestito al West Ham. In tre anni e qualche mese con la maglia del City, di mezzo l’esperienze proprio con gli ‘Hammers’ e, quella recente con l’Ipswich, Phillips ha:
- Disputato appena 32 presenze;
- Segnato 1 gol;
- Vinto 7 trofei, nessuno da protagonista.
Milan e Juve, che ve ne fate di Kalvin Phillips?

Quello del Milan, oppure della Juve sarebbe un affare alquanto discutibile: Kalvin Phillips è un centrocampista modesto al rientro da seri problemi fisici. Cosa potrebbe dare? Poco se non niente. Di certo il City è pronto a ‘regalarlo’ (per intenderci: prestito gratuito e riscatto a pochi milioni) pur di dirgli finalmente addio togliendosi di mezzo il suo ingaggio di quasi 8 milioni lordi.




















