Il tecnico giallorosso in conferenza stampa prima della sfida contro il grande ex per tornare al successo dopo il ko con la Juve. Sullo sfondo il mercato
La Roma torna in campo. Dopo la sconfitta contro la Juventus, la squadra di Gasperini vuole riprendere la corsa verso la Champions, con il primo posto in realtà ancora a pochi punti anche se con una partita in più rispetto a Inter, Napoli e Milan impegnate in Supercoppa.

Il tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Genoa del grande ex Daniele De Rossi:
Sono tutti a disposizione? In che condizioni è Dovbyk? “Dovbyk non è ancora pronto e non sarà ancora convocato. Si sta allenando, non è ancora in grado di calciare, speriamo la prossima settimana. Abbiamo lavorato, con un po’ di influenza che circola, ma siamo quella. La difficoltà più grande è Hermoso, dobbiamo capire per domani, ha una forma di pubalgia e dobbiamo valutare se domani può giocare o meno”.
Un ricordo dell’esperienza al Genoa. “La mia esperienza è stata molto lunga, otto anni in due capitoli, per me è casa, un pezzo di ricordo importante della mia vita. Sono arrivato in B dalla C, poi in due anni in Europa. Un presidente particolare con cui ho avuto un grandissimo rapporto. Siamo ritornati in Europa al secondo anno, la tifoseria è molto calda, in casa è un valore aggiunto, è una bella piazza per fare calcio”.
Su Frendrup. “Non è solo Frendrup, ha delle file di giovani importanti, è la natura di questa società valorizzarli e cederli. Anche quest’anno c’è qualche giovane che sta facendo bene”.
Si aspetta innesti nei primi giorni di gennaio? “Non conosco i tempi del mercato. Pellegrini è una perdita per noi, è un giocatore che ha fatto bene e ci abbiamo contato parecchio, era calato un po’ ma ha fatto cose importanti. Gli infortuni succedono. Fino al 29 gennaio giocheremo 9 partite molto importanti, tra gli assenti e infortunati è un momento in cui bisogna stringere e ottenere il massimo da tutti”.
Schierare Dybala in una posizione è dovuta alle mancanza degli altri o ha cambiato idea? “Lui può fare benissimo quel ruolo. Quando ha difficoltà fisiche come ultimamente giocare trequartista è ancora peggio. Ho sempre contato e sperato in lui, se sta bene il valore della squadra aumenta. Purtroppo c’è stato un buon periodo e un’altra ricaduta. Insisto su di lui perché ha qualità che se va in una condizione migliore ci può dare un ulteriore vantaggio”.
Il gap con le altre big è di atteggiamento o solo tecnico? “Nell’atteggiamento non ha niente di meno o da invidiare, anzi ha qualcosa in più e anche con la Juve lo ha dimostrato nel primo tempo e alla fine quando abbiamo provato a recuperare. La Roma nell’atteggiamento è sempre stata top”.
C’è stato bisogno di qualche chiarimento tra lei e Ferguson dopo la partita con la Juve? Ha chiesto alla società di interrompere il prestito? Domani potrebbe giocare lui? “Dybala è di altissimo livello, se a condizione confermo che gioca. Ma non solo nei confronti di Ferguson, è difficile trovarne un altro di queste qualità. Non è una cosa su Ferguson, se devo fare la scelta è quella. Non è relativa a lui. Ferguson deve fare una bella cosa. Siccome rispetto a Dybala ha 21 anni, è giovanissimo, deve metterla sul piano della volontà, della fame, per fregare il posto con queste armi. Capisco che è difficile distinguere le cose. Il mercato partirà il 3, non voglio tornare a luglio e agosto”.
Cosa ha dato De Rossi al Genoa? “Coraggio, che è una grande dote per gli allenatori. Ha pareggiato con Cagliari e Fiorentina, ha fatto una partita di grande coraggio con l’Atalanta ed è una bella dote. Anche se la classifica è difficile, domani dovremo raschiare il fondo del barile. Abbiamo necessità di vincere, soprattutto in questo momento”.
Il mercato condiziona le sue scelte di campo? “No, perché siamo talmente ‘precisi’, giusti, che facciamo fatica. Il mercato condiziona tutti, non è rispettoso per quello che stanno dando tutto parlarne. Ma c’è un mondo intorno, che li condiziona, li influenza, questo corre il rischio di togliere un po’ di obiettivo in questo momento dove i punti contano come un mese fa. Ma questa situazione dura troppo, poi noi allenatori siamo contrari a farlo durare così tanto. Si parla più di mercato che delle partite e questo agli allenatori non può piacere”.
Dybala e Soulé insieme fanno fatica a segnare. “Io ragiono nel globale. Soulè è stato un punto fermo, poi ha giocato molto Pellegrini, ci sono stati Baldanzi, El Shaarawy. Ci siamo divisi i tempi. Non è detto che giocare i 50 minuti iniziali sia meglio che giocare i 40 successivi. Però sì, abbiamo prodotto meno gol di quanto sarebbe necessario. È il punto critico dall’inizio della preparazione. Rispetto all’anno scorso la Roma ha perso Shomurodov e Saelemaekers e sono arrivati Bailey e Ferguson. I problemi si sono accentuati. Sono stati bravissimi tutti quanti a tenere la Roma così alta in classifica. Non ho mai creduto molto al mercato di gennaio e conto fortemente su quelli che ci sono”.
Su Koné: gli manca qualcosa in fase offensiva. “Bisogna sempre migliorare, ma dobbiamo anche focalizzarci su quello che c’è di positivo e non pensare sempre a quello che manca”.
Su Pisilli: può avere spazio? L’idea è ancora di mandarlo in prestito a giocare e il Genoa può essere una piazza ideale? “Un ragazzo molto molto interessante, è molto bravo anche nell’iimmediato e non solo in prospettiva. Ha trovato poco spazio nella Roma per le prestazioni di Koné e Cristante. E ho molta considerazione di Pisilli. Forse sarebbe meglio giocasse di più, se lo può fare nella Roma sarei contanto. E mi auguro che possa farlo nella Roma. Ma in questo momento ci sono tre centrocampisti, non è assolutamente proponibile un suo allontanamento”.




















