Il tecnico biancoceleste ritrova in extremis l’olandese dopo la febbre: i ballottaggi e i dubbi in vista della visita di Vardy e compagni
La Lazio cerca conferme dopo la rocambolesca vittoria di Parma, arrivata in nove uomini contro la squadra di Cuesta, grazie a quello che ora è forse l’uomo del momento, Tijjani Noslin. L’olandese da oggetto misterioso è diventato quello che a partita in corso è in grado di dare una svolta, determinare. Era successo ad esempio col Torino nel finale, l’altro grande esempio è stato ovviamente il ‘Tardini’.

Domani sera con la Cremonese mancherà Zaccagni per squalifica e anche Isaksen per infortunio, oltre a Dia partito per la Coppa d’Africa. Per questo il ruolo di Noslin, con Castellanos ancora un po’ in ritardo dopo l’infortunio, diventa assolutamente fondamentale e in queste ore Sarri ha temuto di perdere anche lui. L’ex Verona infatti ieri si è fermato per la febbre ma oggi è tornato ad allenarsi con i compagni. Noslin torna quindi in corsa per un ruolo sulla fascia sinistra, e non come punta centrale, insieme a Pedro e anche Nuno Tavares.
Considerando gli altri assenti per vari motivi come Rovella, Basic, Dele-Bashiru, Gigot e Hysaj, Sarri potrà riabbracciare almeno Mario Gila al rientro dalla squalifica per fare coppia con Romagnoli. Marusic e Pellegrini sono in pole per le fasce, a centrocampo Guendouzi-Cataldi-Vecino formerà invece il tridente di centrocampo. In porta confermato Provedel.




















