Le parole del tecnico giallorosso dopo la vittoria contro il Como che ha riavvicinato la Roma al primo posto
Come mai solo due cambi? “Stavamo bene così, abbiamo continuato così, anche perché in panchina gli eventuali cambi a parte Baldanzi non stavano benissimo. In difesa non volevo toccare niente. Dybala non era il momento che entrasse, c’è una settimana per farlo stare molto meglio”.

Come ha vissuto la vigilia? “Abbiamo rischiato molto poco, siamo stati bravissimi. Il Como gioca molto col portiere, purtroppo questa è una situazione che nel calcio sta dilagando. Non è spettacolare avere il portiere che gioca più minuti con il pallone tra i piedi, ma non per giocare, per temporeggiare. Abbastanza stucchevole, non è nello spirito del calcio. Quando incontri squadre che lo fanno, con Butez che per i piedi può fare anche il centrocampista, devi esasperare altrimenti diventa difficile. Devi essere anche nello spirito di prendere anche dei rischi”.
Quali margini di miglioramento vede a livello atletico per la Roma? “Il punto non è lì. Parlare di parte atletica è troppo facile. Una questione però di distanze, di compattezza di squadra. Sono convinto che vediamo i numeri probabilmente hanno corso più loro di noi, è un insieme di cose, non solo di parte atletica”.
Su Ferguson. “Lui è un professionista. Le parti psicologiche le devi tirare fuori anche velocemente, c’è di peggio. Lui sta mettendo in campo la volontà, la forza, la voglia di arrivare. Ma è questo che si chiude a tutti, non solo a lui. Quando c’è questo spirito il pubblico ti segue, ti viene dietro, la squadra è compatta, lotta, gioca, vince, perde. Ma questo è lo spirito che chiedo a tutti”.




















