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Roma-Como, tensione alle stelle: Mancini-Fabregas e le panchine faccia a faccia. Cosa è successo

Nel finale tanto nervosismo con il difensore giallorosso a contatto con Ramon dopo aver sgridato Ndicka, poi le scintille

Il finale di Roma-Como è stato a dir poco incandescente. Sia nei minuti finali del match che in campo dopo il termine della sfida. Il difensore giallorosso – che prima aveva ripreso a bruttissimo muso Ndicka per una palla persa che poteva essere letale – va duro su Ramon e da lì ne nasce la scaramuccia. Sedata almeno momentaneamente, visto che al triplice fischio finale di Feliciani torna tutto a galla.

Gianluca Mancini (Ansafoto) – calciomercato.it

Mancini è palesemente nervoso, così come praticamente tutta la panchina del Como. La tensione prosegue anche tra i collaboratori dei due staff tecnici, entra Fabregas che prima si trova davanti Hermoso e lo ‘affronta’. Poi Gasperini di prepotenza trascina via Mancini verso la Curva Sud, ma senza troppo successo. A distanza continua la scaramuccia, il tecnico spagnolo dei lariani si dirige verso il capitano romanista e i due si confrontano per almeno un paio di minuti in maniera animata, faccia a faccia, con le mani dentro la testa dell’altro.

Uno scambio di vedute comunque assolutamente corretto con l’obiettivo di chiarirsi, cosa che poi accade puntualmente anche se ognuno resta sulle proprie posizioni. Cose di campo. Le scintille non finiscono perché quattro collaboratori tecnici, due per parte, discutono anche loro in campo dopo che uno dei giallorossi aveva detto qualcosa a Fabregas, esultando nella sua direzione un po’ a sfottò. Anche qui, cose che capitano e che spiegano il nervosismo.

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