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Cessione Juve, l’annuncio di Abodi e Buffon. Poi tuonano entrambi sul caso Folorunsho | VIDEO CM.IT

Il ministro dello Sport ad Atreju 2025 insieme al capo-delegazione della Nazionale sul caso Folorunsho e sull’ipotesi Juve a Tether

Nel corso di Atreju 2025, il ministro dello Sport e le Politiche Giovanili Andrea Abodi è stato ospite d’onore insieme a Gigi Buffon del panel dedicato allo sport e all’attività sportiva, ai valori che deve trasmettere. Ecco perché tra i temi affrontati c’è stato anche, pur se non citato direttamente dagli interlocutori, quello relativo al caso Folorunsho e gli insulti alla mamma di Hermoso in Cagliari-Roma.

Buffon e Abodi – calciomercato.it

“Se un professionista in campo insulta violentemente in maniera inaccettabile la mamma di un avversario, allora il sistema non quadra: non può finire a tarallucci e vino perché quello, al di là dell’educazione, è un comportamento antisportivo, è contro le regole dello sport. E abbiamo visto che molto spesso ci si nasconde un po’ dietro la burocrazia dell’interpretazione della norma. Il comportamento dei professionisti deve essere esemplare. Io non ho un’ossessione bacchettona, ma ritengo che, proprio per la visibilità che hanno i giocatori più esposti alla mediaticità, tutto questo deve determinare responsabilità e ci dev’essere anche un meccanismo sanzionatorio che faccia capire che non va bene, perché se a fronte di insulti non succede nulla si è autorizzati a continuare a insultare. E così anche nelle categorie inferiori si insulterà come si fa in Serie A”.

Italia, Buffon e Abodi sulla cessione della Juve

Accanto a lui Buffon, capo delegazione della Nazionale, sulla stessa linea: “Sono d’accordissimo col ministro, che noi come protagonisti possiamo mandare segnali migliori è indubbio, perché spesso anche io ho mandato segnali negativi quando ero in campo. È giusto applicare sanzioni severe”. A margine a Calciomercato.it Abodi ha ribattuto sul tema e poi ha aggiunto sulla possibile cessione della Juve:Se mi preoccuperebbe? No, non sono preoccupato perché Elkann ha detto che non è in vendita. Come si dice, domandare è lecito, rispondere è cortesia”. Anche Buffon in precedenza si era espresso sul tema: “Innanzitutto ho visto che ieri è arrivata un’offerta importante, ma non mi sembra mai di aver visto che John Elkann o la famiglia Agnelli abbiano messo la Juve in vendita e questa è la cosa principale. Stiamo parlando di una storia di 102 anni, se non sbaglio, una storia vincente che in certi momenti magari può avere delle problematiche, ma a dispetto di tutto questo io credo che il tifoso della Juve soprattutto debba essere orgoglioso e debba riconoscere sempre il merito e anche, insomma, la felicità di essere riconoscibili attraverso la famiglia e in questo caso John”.

Nel panel Buffon ha parlato del talento: “Di delusioni ne abbiamo avute tante, anche negli anni precedenti. L’importante è avere una idea, una visione, per non ripetere risultati così bassi. Quando c’è carenza di talento non bisogna pensare all’immediato, il talento non lo forgi in un anno, ma con quella visione che parte 10-15 anni prima. Se vogliamo avere talenti tra 10 anni dobbiamo mettere mano sull’età di base, dai 6 ai 13 anni. Va intercettato e forgiato il talento, ora magari lo intercettiamo meno perché ci sono anche altri sport che stanno attirando il talento. E noi del calcio dobbiamo essere ancora più bravi. Altre terre con meno abitanti hanno tradizione calcistica, l’importante è saperli forgiare e non soffocarli”.

Abodi e Buffon – calciomercato.it

Il ministro Abodi rincara la dose: “Mi concentro sul presente e il futuro a marzo. Faremo tutti un tifo sfrenato per l’Italia, ne abbiamo bisogno noi e anche i nostri figli di questo Mondiale. Per estrarre il talento bisogna coltivarlo. Ci siamo concentrati sul metodo, come stare in campo. Ho l’impressione che gli atleti non li facciamo divertire in campo, quando l’organizzazione predomina toglie al talento. Noi abbiamo la presunzione di raccogliere, come se un contadino volesse un raccolto senza seminare o coltivare. Se saltiamo dei passaggi i risultati sono negativi. Non sono alibi, auspichiamo che nel sistema federale come stanno facendo si trovino i motivi della crisi e si trovino le soluzioni”. E chiude Buffon: “La mia vera fortuna è stato viverlo da tifoso il mondiale, lì me lo sono goduto. Andare ai Mondiali vorrebbe dire diventare un oratorio, sarebbe una cosa magica”.

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