Il mercato della Juventus sta attraversando una fase molto delicata, quella dei rinnovi di contratto: da Yildiz a McKennie, ora Damien Comolli cambia strategia e prova ad accontentare Spalletti
Ogni estate la stessa storia: Weston McKennie non rientra nel progetto tecnico della Juventus ed è messo apertamente sul mercato. Ai suoi agenti viene dato il via libera per parlare con altri club e agli intermediari viene dato il mandato per trovare acquirenti. Alla fine, però, l’americano resta a Torino e quando si inizia a giocare scende sempre in campo e diventa – col passare delle settimane – un tassello inamovibile dell’undici bianconero.

È la stessa cosa che è accaduta quest’anno, anche se con una grossa differenza con il passato: il contratto di McKennie è in scadenza nel 2026 e – senza un rinnovo – col nuovo anno potrà accordarsi con altri club per lasciare la Juventus a parametro zero. Il suo rinnovo era arrivato a essere quasi una formalità con Cristiano Giuntoli, prima di essere sollevato dall’incarico, e Comolli ha bloccato le negoziazioni precedenti. Dopo aver trovato il campo con continuità con Tudor, anche con Spalletti l’americano si sta ritagliando spazi importanti e segnando anche gol pesanti come l’ultimo in Champions League. È proprio il campo ad aver fatto cambiare la strategie di Comolli e della dirigenza bianconera: adesso, oltre a quello di Kenan Yildiz, anche il rinnovo di Weston McKennie è diventato una priorità per la Vecchia Signora. L’idea di perderlo a zero non viene più presa in considerazione.




















