Il centrocampista olandese è atteso da un vero e proprio punto di svolta: ormai è agli sgoccioli
Grazie alla vittoria ottenuta contro il Cagliari, la Juventus ha ottenuto tre punti importanti con cui provare a risalire la china. Prima che Yildiz riuscisse a caricare la squadra sulle spalle, però, i bianconeri avevano evidenziato i cronici difetti che si porta dietro come una spada di Damocle dall’inizio della stagione.

Lenta e compassata, la compagine di Spalletti era stata tutto tranne che fluida nel palleggio. Neanche la scelta del tecnico di Certaldo di affidarsi a Koopmeiners in posizione di braccetto sinistro riesce a dare i suoi frutti con continuità.
L’olandese – schierato in pianta stabile nella difesa a tre dalla prima Juve spallettiana in quel di Cremona – ha sì fornito prestazioni abbastanza convincenti ma è ora atteso dall’autentica prova del nove.
Juventus, Koopmeiners e l’enigma tattica: Spalletti ha le idee chiarissime
Con più tempi con cui lavorare da un punto di vista tattico, nelle idee del tecnico di Certaldo c’è il passaggio alla difesa a 4, molto probabilmente in concomitanza del rientro di Bremer. A quel punto, è verosimile immaginare che Spalletti possa ritornare ad alzare il raggio d’azione di Koopmeiners riportandolo sulla linea di centrocampo.
A quel punto, con uno tra Miretti e Locatelli in cabina di regia, Koopmeiners andrebbe ad occupare la posizione di mezzala con Thuram a completare il pacchetto di centrocampo in caso di passaggio al 4-3-3.
La situazione non muterebbe nel caso in cui Spalletti si affidasse al 4-2-3-1: l’ex Atalanta potrebbe essere “associato” ad uno tra Locatelli, Thuram e Miretti con quest’ultimo eventualmente utilizzabile anche in posizione leggermente più avanzata.
In un modo o nell’altro – insomma – il tempo per l’adattamento di Koopmeiners in difesa sarebbe già ai titoli di coda: le prossime settimane scandiranno le tempistiche dell’ennesima rivoluzione tattica in casa bianconera.




















