Da Adzic a Gimenez, la squadra di Chivu non è concentrata fino alla fine
A Madrid l’Inter ha incassato la quinta sconfitta stagionale, la seconda consecutiva dopo il derby e la prima in Champions. Alla formazione di Chivu manca quel qualcosa in più che differenzia le buone/ottime squadre dalle grandi.
Una grande squadra riesce sempre, o quasi, a stare sul pezzo. Sul pezzo, fino al triplice fischio. Con l’Atletico, invece, Bastoni e compagni hanno incassato per la quarta volta in stagione un gol nel finale di partita.

Il primo è arrivato alla terza giornata, contro la Juventus: Adzic al 97′, con un tiro da fuori che ha colto impreparato Sommer e ha regalato i 3 punti ai bianconeri.
Il secondo contro il Sassuolo, prima dei cinque di recupero: Inter avanti 2-0, poi la rete di Cheddira che riapre i giochi facendo venire gli incubi agli interisti.
Il terzo gol nel finale con la Cremonese, a firma dall’ex Bonazzoli a tre dal novantesimo. In questo caso, però, la squadra era già sul 4-0. Il quarto e ultimo – per ora – al ‘Riyadh Air Metropolitano’ di Madrid, con l’incornata di Gimenez al 93′ che ha il sapore di una beffa.
Gli scontri diretti sono un problema: persi 4 su 5

Il problema, o meglio il dato più allarmante che riguarda l’Inter di Chivu rimane quello degli scontri diretti.
Su 5 tra campionato e Champions, includendo quindi la sfida con l’Atletico che può essere considerato un rivale di pari livello, Lautaro e compagni ne hanno vinto soltanto uno. Parliamo di quello con la Roma all’Olimpico lo scorso 18 ottobre. Gli altri quattro sono stati tutti persi.




















