In diretta le dichiarazioni del tecnico giallorosso e del capitano della Roma alla vigilia della sfida fondamentale di Europa League
La Roma torna in campo in Europa League con un solo obiettivo, che è quasi un imperativo vista la condizione di classifica e l’avversario di stasera. I giallorossi con l’ultima vittoria hanno migliorato la loro situazione ma per puntare gli ottavi diretti serve fare un filotto di risultati positivi. E davanti ci sarà il Midtjylland, da non sottovalutare anche perché è proprio lei la prima della classe in questo momento, a punteggio pieno dopo 4 partite con 12 punti a dispetto dei 6 della squadra di Gasperini.

Il tecnico della Roma nel pomeriggio prende la parola nella sala stampa di Trigoria per presentare la sfida insidiosa contro Franculino (nome che piace molto al mister) e compagni. Accanto a lui quello che è attualmente il capitano, Bryan Cristante. Su Calciomercato.it in diretta le loro parole dalle 13.45.
Roma-Midtjylland, Gasperini in conferenza stampa
Sul Midtjylland. “Il Midtjylland è una buona squadra, giocano un calcio offensivo, hanno giovani interessanti, hanno un buon attacco. Sarà una bella partita, aperta, tra due squadre che cercano di fare gol”.
Sta crescendo il calcio scandinavo o si sta ridimensionando quello italiano? O è un equilibrio generico? “Sono paesi che lavorano bene. Hanno fisicità, da sempre, ma hanno abbinato giocatori di tecnità e qualità, si sono evoluti bene e lo dimostrato le nazionali e i club. Non solo con l’Italia ma anche con gli altri paesi non c’è più questa disparità. E loro infatti hanno vinto 4 partite su 4, è un segnale”.
C’è stato un lavoro mentale oltre a quello atletico? “Riduttivo parlare di uno o l’altro, il calcio è un insieme. La squadra sta bene perché ha migliorato la capacità corale di giocare meglio, abbiamo più soluzioni. Sotto l’aspetto della personalità ne abbiamo tanta, perché quando giochiamo in trasferta abbiamo sempre giocato il nostro calcio. E mi sembra che ci siano dei giocatori bravi. Se non fosse così sarebbe difficile. Tutto questo mix ci ha portato a fare una striscia di risultati molto buoni. Veniamo da un buon momento, dobbiamo continuare ad avere la spinta e l’entusiasmo per continuare a migliorarci”.
Sulla gestione di Dybala e Bailey. “L’importante è che siano guariti e abbiano superato l’infortunio. Oggi sarà il secondo allenamento con la squadra e se tutto va bene sono a disposizione. I minutaggi sono relativi, conta che stiano bene e abbiano superato l’infortunio”.

Sa già da che partita non saranno più a disposizione Ndicka e El Aynaoui? Sa già chi può sostituirli? “Loro dovrebbero andare via una settimana prima dell’inizio della Coppa d’Africa, probabilmente già col Como non ci saranno. Queste sono le date. Mi dispiace molto per due giocatori così importanti in questo momento, ma faremo con quelle che sono le nostre risorse che sono numerose e con quelle supereremo le assenze, che sono comunque risapute. Lo sapevamo tutti che non ci sarebbero stati. Sono due nazionali destinate poi ad andare molto avanti nel torneo, non è che li gufiamo ma credo che mancheranno per parecchio tempo”.
È cambiato qualcosa nelle sue valutazioni sul mercato in questi mesi? Magari ha capito che ha bisogno di altro. “Sono valutazioni che fanno tutti. Perché magari a ottobre ti dai un’idea, a novembre un’altra, a dicembre poi magari un giocatore che era sul mercato non lo è più. Per questo il mercato diventa realistico a gennaio, difficilmente prima. Io sono molto soddisfatto dell’evoluzione di tutti i giocatori, anche chi gioca meno. Ora mi sembra ci sia una bella fiducia, anche da parte di giocatori meno utilizzati, anche in allenamento. Bisogna stare attenti a non inserire giocatori tanto per inserirsi, fare delle valutazioni e soprattutto bisogna guardare quello che si ha in casa”.
Ziolkowski fuori all’intervallo solo per il giallo? “Sì, il motivo era quello principalmente, non potevamo rischiare. E comunque El Aynaoui è in un ottimo momento. Senza il giallo magari non avrei fatto subito quel cambio”.
Le condizioni di Hermoso? “Ieri ha fatto molto bene, è un altro insieme a Bailey e Dybala che proveremo bene. Se li convoco è perché sono in grado di giocare”.
Franculino è un giocatore che può piacerle? “Il Midtjylland ha ottimi giocatori, non faccio le pagelle sui giocatori delle altre. Per noi domani è una partita importantissima, con le sue sconfitte ci siamo complicati le cose. Domani è da prendere con le molle. Da una parte ci consente di non pensare troppo al Napoli, ma di portare la concentrazione sulla qualificazione in Europa League”.
Numericamente siete in grado di far fronte a 2-3 competizioni? “Numericamente sì. L’idea è di non lasciare niente, giocare tutte le competizioni provando ad andare avanti il più possibile. Questi ragazzi lavorano tanto per raggiungere i traguardi, poi te la giochi. Sarà così in campionato e in Coppa Italia, ma hanno dimostrato che non è un problema di fatica, recupero o stanchezza. Quello che ci può limitare sono gli ingfortuni. Per il resto sono tutti integri e in grado di giocare più partite. Ormai per i calciatori è così, chi va avanti e gioca in nazionale fa 50-60 partite e più”.
C’è qualcuno in particolare da cui si aspetta un salto di qualità? “Io sono soddisfatto di tutti. Le risposte che ho in allenamento e in partita sono di grande partecipazione da parte di tutti. Poi magari può capire che come la squadra si cresca nelle prestazioni, il percorso deve essere quello. Ora ho una squadra che risponde, che cresce, lavora, ha entusiasmo. Se tu hai un giardino fertile crescono buoni frutti. La fortuna mia più grande è avere questo tipo di giocatori”.
Con l’Atalanta ha incontrato più volte il Midtjylland in passato: che ricordo ha di quelle partite? È sorpreso del primo posto? “Il primo posto è assolutamente meritato per le partite che ha giocato. Ci ho giocato in Champions, è una squadra cresciuta molto, con giocatori poi arrivati in Italia o in Premier. Ora è ancora più evoluta, con giovani interessanti. Era già una squadra difficile, anche se in Danimarca avevamo vinto nettamente e in casa abbiamo pareggiato nel finale. So il valore della squadra e ne ho visto l’evoluzione. Devo dire che tante squadre lavorano bene e ci sono tanti giocatori bravi in giro, basta andare a guardare ma ce ne sono davvero”.
Roma-Midtjylland, Cristante in conferenza stampa
Si rende conto di essere un giocatore indispensabile per questa Roma? “Provo a fare il mio meglio in tutte le partite, poi in base a dove c’è bisogno faccio quello che mi chiede il mister. Negli anni le ho provate un po’ tutte. In questo momento ho più facilità ad adattarmi a tutte le posizioni, le ho fatte un po’ tutte e so come interpretare ogni singola posizione”.

Il tifoso romanista sembra maturato nella gestione delle vittorie o delle sconfitte? “Sì dai, quest’anno siamo bravi anche noi e il mister a sapere che è presto. Stiamo facendo bene ma dobbiamo sstare coi piedi per terra, basta poco per cambiare la rotta. Dobbiamo fare quello che ci chiede il mister, interpretare bene le partite ma sempre con equilibrio. La piazza si è accorta che c’è bisogno di non esaltarsi troppo o buttarsi troppo giù per una singola sconfitta. In una stagione così lunga è fondamentale”.
In cosa è cambiato il mister e cosa è rimasto lo stesso? “L’ho ritrovato come era a Bergamo”. “Ringiovanito!”, aggiunge ridendo Gasperini”. Riprende Cristante: “Anche con un taglio più corto. No davvero, lui ci ha insegnato tanto, ci ha convinto che era l’allenatore giusto da seguire, la squadra è stata brava a farlo dall’inizio. Sulle qualità del mister c’è poco da dire, le ha sempre dimostrate, Genova, Bergamo. Ho ritrovato il mister che avevo lasciato, fortunatamente”.
Pensate ancora alla findale di Budapest? “Ci è rimasto l’amaro in bocca per la finale, ma ogni stagione bisogna farla passare, sono troppe partite. C’è già tanto su cui mettere la testa nel presente e non possiamo perderci nel passato. L’abbiamo gustata, siamo arrivati a un passo, sappiamo quanto è bello arrivare in fondo, giocarsi le finali. Vogliamo provare a portarla a casa, l’obiettivo è quello”.




















