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Lazio, Sarri punge la Nazionale: “Dovevano pensarci prima, se usciamo con l’Irlanda del Nord…”

Le parole del tecnico biancoceleste dopo la vittoria contro Di Francesco che lo avvicina alla Juventus e all’Europa 

La Lazio rialza immediatamente la testa e dopo la sconfitta con l’Inter, con una prestazione comunque onorevole, ritrova i tre punti battendo all’Olimpico il Lecce, in un clima surreale a tratti visto lo stadio praticamente vuoto causa protesta verso la società.

Maurizio Sarri (Ansafoto) – calciomercato.it

Guendouzi e Noslin firmano il successo biancoceleste che fa salire la squadra di Sarri a quota 18 punti, a 2 lunghezze dalla Juventus e 4 dal Milan quinto che a breve giocherà il derby con l’Inter. Ma con qualche problemino di formazione visti gli infortuni pure di Cataldi e Gila. Per commentare la prestazione e la situazione della Lazio è intervenuto proprio il tecnico Maurizio Sarri:

Numeri importanti a livello di qualità, il rammarico è non averla chiusa. “Il palleggio è stato buono, la squadra ha fatto un palleggio di alto livello, dando la sensazione di avere qualità. L’unica pecca è che al 90′ eravamo ancora così sull’1-0. Noi le partite anche quando perdevamo invece di vincerle il gruppo mi dava gusto, mi fa piacere che si tolgano delle soddisfazioni e mi fa piacere che Basic ha detto che si sono divertiti. La sensazione l’avevo avuta nel primo tempo e gliel’ho detto anche nell’intervallo: se giochiamo con divertimento vengono meglio le cose. Ma portare l’1-0 al 90′ a volte lo paghi”.

Sull’episodio del gol annullato a Dia: sembra andare contro quello per cui è nato il Var. “Non mi ritirate dentro questa cosa, sennò vado a letto inca..ato. L’uso del Var in Italia è eccessivo, poi non sopporto quando si fa moviola. Se mi fate vedere una cosa nel fermo immagine e a velocità normale, nel fermo immagine è rigore…”

Su Dia. “Stasera ha dato anche qualità offensiva, è stato più bravo del solito a proteggere palla. Mi dispiace che non abbia avuto la soddisfazione del gol. Ma è in netta crescita”.

Sulle condizioni di Cataldi e Gila. “Per i primi accertamenti da spogliatoio sembrano due affaticamenti, nulla di particolare. Cataldi si stava tenendo il polpaccio, nel primo tempo invece di perdere uno slot l’ho tirato fuori. Gila aveva un adduttore sempre più contratto, ma non per un episodio singolo. La speranza è che siano due affaticamenti”.

Lei ha detto che ha fatto due miracoli: lo scudetto alla Juve e il secondo posto con la Lazio. Questa stagione è un progetto di miracolo? “Questa stagione mi dà gusto. Nei 5 mesi di incazzature e bestemmie varie che si sono susseguite. Ho la sensazione che si può arrivare in fondo. Non so se per la settimana intera che non avevo dal 2014. Ma è una stagione con problematiche impensabili. Mi ci sono trovato dentro e ho anche gusto. La sensazione che siamo un gruppo bello compatto. Per i miracoli non sono attrezzato, ma il miracolo sarebbe arrivare a fine anno e avere 7-8 giocatori che possono avere un livello da Europa”.

Ha deciso sul reintegro di Dele-Bashiru? “Avevo deciso per il reintegro venerdì, la società mi ha chiesto di aspettare la prossima settimana per avere le idee più chiare. Quindi credo domani o martedì ne parleremo”.

Cosa pensa di questa ipotetica proposta di spostare una giornata dl campionato per favorire il playoff dell’Italia? “Mi viene da risponderci ‘ci si pensa ora?’ Se si fa qualcosa di questo genere, una nostra squadra che va in semifinale di una coppa europea può chiedere lo stesso. Penso che andasse programmato tutto in tempi non sospetti. Ora puoi andare – con un calendario così zeppo – a creare delle problematiche a chi gioca le coppe. Non mi sono posto il problema, ma può creare un presupposto su cui si possono appigliare in tanti. Noi dobbiamo fare la semifinale con l’Irlanda del Nord, poi la finale con la vincente poi di Galles-Bosnia. E se andiamo fuori è giusto che andiamo fuori”.

Chiarimenti su Dele-Bashiru? “Io ieri ero a 24 ore da una partita fondamentale, non è che mi sono messo a fare tante riunioni con la società, mi hanno chiesto di aspettare. Tanto oggi sarebbe stato disponibile, ma poteva fare al massimo 15 minuti. Quindi ho detto va bene”.

Castellanos come sta? “Domattina ha l’ultimo controllo”.

Lazio-Lecce, Provedel: “Rinnovo? Devo dimostrare io di poter restare qui”

La Lazio si trova a -2 dalla Conference e -6 dalla Champions: ti aspetti un intervento sul mercato della società? “Stiamo iniziato un percorso, io sono un giocatore e devo pensare a migliorare e fare bene. Il clean sheet di oggi il merito è dei miei compagni, non ho fatto interventi significativi. Sul mercato non posso rispondere, non posso fare niente, sono contento dei miei compagni”.

Che tipo di sensazione avete? “Partendo da una situazione particolare dei mesi estivi. Noi possiamo seguire l’allenatore, fare le cose al meglio. Non dobbiamo farci travolgere dai risultati, non ci siamo fatti buttare troppo giù dai brutti risultati dell’inizio. Questa cosa ce la stiamo tenendo dentro, per quanto mi riguarda non ci sono tanti pensieri. Poi se si fa bene arrivano i risultati e la classifica migliora”.

Sul tuo inizio di stagione. “Ho sempre cercato di migliorarmi e pensare a lavorare, sono contento che il campo stia dando risposte positive, ti dà più convinzione. Stiamo facendo bene”.

Avete parlato di rinnovo con la Lazio? “Il campo dirà se posso stare ancora in questa squadra. Devo dimostrare in campo e convincere la Lazio a farmi rimanere a lungo”.

Stai facendo grandi cose anche tu per fare questi clean sheet. “Il mister mi ha dato tanto nel momento in cui mi ha voluto, altrimenti forse non ci sarei arrivato. Io poi devo dimostrare altrimenti non gioco. Io cerco di lavorare e far sì che il mio modo di giocare ed essere aiuti la squadra”.

 

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