Il ct azzurro si toglie qualche sassolino dalla scarpa rispondendo a La Russa e ammettendo le brutte frasi dagli spalti azzurri in Moldavia
È un Gattuso piccato e piuttosto pepato, pronto a togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa che dà fastidio già da qualche giorno. Di sicuro già dall’immediato postpartita della vittoria contro la Moldavia, nell’intervista a caldo con la Rai. Un po’ di nervosismo e di insofferenza al commento negativo sulla prestazione degli Azzurri da parte del suo interlocutore. Soprattutto per gli insulti e la frase ‘andate a lavorare’ arrivata dai propri tifosi.

Ma non è stato tutto. Anche perché Gattuso oggi nella conferenza stampa prima di Italia-Norvegia ha risposto pure a Ignazio Larussa, che aveva attaccato proprio il ct per le lamentele verso il pubblico che a Chisinau ha contestato la Nazionale. “Io rispetto le parole di La Russa, sicuramente non era allo stadio e non l’ha vista nemmeno in tv perché anche in televisione s’è sentito bene che c’era gente che augurava la morte a delle persone, altri che sarebbero venuti a Coverciano… Quelli non erano fischi, io li ho sempre accettati, ma erano cose molto più gravi”, tuona il mister.
Parole dure e forti da parte di Gattuso, che ha lasciato intendere pure più di qualche malumore per la situazione generale, ad esempio sulle modalità delle qualificazioni: “Avrei tante cose da dire. Bisognerebbe parlare della Nations League, ma un giorno è giusto che venga il Presidente qui e spieghi tutto. Io so queste cose perché parlo con chi ne sa più di me e ho già detto ciò che volevo dire. Non ne voglio più parlare perché poi mi dicono che in Sud America mi stanno massacrando. Ormai viviamo in un mondo in cui non si può dire più nulla”.
Italia-Norvegia, Gattuso e il 9-0: “Praticamente impossibile, ma non bisogna fare sciocchezze”
Sul futuro: “Riflessioni a prescindere dai playoff? No, ma è una roba anche del presidente, non nostra. Non si può parlare del futuro, il nostro futuro è cercare di andare a tutti i costi al Mondiale. Noi parliamo di come riuscire a stare più vicini, coi nostri giocatori. Stiamo organizzando come vederci a febbraio, stare 48 ore insieme. Di andare a trovarli. Ci stiamo organizzando per questo e per andare a vedere le partite con tutte le nostre risorse”.

Poi sulla partita con la Norvegia: “Dobbiamo essere molto intelligenti e non farci prendere dall’entusiasmo. Quella di domani è una partita che ci fa capire anche a che livello siamo, a che livello è l’asticella. Ma ci vuole anche intelligenza: non dobbiamo prendere espulsioni, non bisogna fare sciocchezze. Il 9-0 è impensabile. Poi nel calcio mai dire mai, ma bisogna guardare la realtà. Noi stiamo preparando la partita come una partita vera, ci giochiamo l’orgoglio e il fatto che affrontiamo una squadra che sei mesi fa ci ha messo in grande difficoltà. Con intelligenza e con la testa ce la giocheremo per dare continuità a ciò che stiamo facendo. Vincere 9-0 è molto molto difficile, per non dire impossibile. Però mai dire mai…”




















