Tanti casi da moviola nel turno infrasettimanale e ancora errori arbitrali che faranno infuriare il designatore Rocchi
In attesa dei due posticipi di oggi, le partite di martedì e mercoledì della nona giornata del campionato di Serie A hanno registrato tanti episodi da moviola. Un piccolo passo avanti rispetto al week end disastroso, ma ancora troppi errori arbitrali. A partire dal big match tra Inter e Fiorentina, per il quale Rocchi aveva designato l’internazionale Sozza. Manca almeno un rigore a Pio Esposito.

A inizio ripresa il centravanti nerazzurro viene cinturato sul collo da Comuzzo, che si disinteressa del pallone. Il penalty è evidente, va solo deciso il colore del cartellino (più giallo che rosso). Sozza non fischia e il Var Ghersini non lo richiama. Stessi protagonisti nel primo tempo in area viola: stavolta la trattenuta è reciproca, qualsiasi scelta diventa condivisibile. Spintarella di Gudmundsson su Lautaro Martinez: troppo poco per la massima punizione.
Due i rigori concessi alla Juve contro l’Udinese. Il primo fischiato da Di Bello in campo per trattenuta di Goglichidze su Vlahovic: si strattonano entrambi, ma quella del difensore dei friulani è più evidente. È il Var Paterna, invece, a segnalargli il secondo: Yildiz arriva prima sul pallone rispetto a Goglichidze, ma il successivo contatto è lieve. Uno di quei rigorini che non piacciono per niente a Rocchi.
Fuorigioco attivo o passivo: i gol di Juventus, Udinese e Roma
Convalidata la rete di Zaniolo: c’è Kamara in posizione geografica di fuorigioco nell’area di porta, ma è a terra e non si muove, non impattando sulla visuale di Di Gregorio. Qualche dubbio in più sul gol di Gatti con Kelly davanti a lui in offside. Episodio simile in Roma-Parma, ma stavolta On Field Review e annullamento: sul tiro di Soulé c’è Celik che salta davanti a Suzuki.

Per quanto riguarda le gare di martedì, sbaglia Doveri in Atalanta-Milan a non estrarre alcun cartellino per il fallo di Lookman su Fofana. Ci sono elementi a favore dell’espulsione (punto di contatto sopra la caviglia) e altri a favore dell’ammonizione (il nigeriano non affonda il colpo). Corretto il rigore assegnato al Lecce contro il Napoli: il tocco di mano di Juan Jesus è punibile visto il braccio largo e fuori dalla figura.




















