Il tecnico giallorosso commenta in conferenza stampa la sfida vinta contro i ducali che vale il ritorno in vetta
La Roma si riprende la vetta della classifica con una vittoria meritatissima e quasi mai in discussione, almeno per quanto visto in campo. Perché in realtà qualche rischio i giallorossi lo corrono, nel primo tempo e nei secondi finali dopo la rete di Circati.

Alla fine Gasperini può festeggiare. Il tecnico commenta la gara dell’Olimpico in conferenza stampa, a quattro giorni dalla supersfida in casa del Milan:
Sulla scelta di mettere dentro Bailey e non Dovbyk. “Volevo giocare con Bailey, Dybala e Soulé. Giocare sulla tecnica, sugli scambi, la velocità, però mi è sembrato che Bailey non avesse recuperato dalla partita col Sassuolo. Aveva difficoltà a essere frizzante e veloce, quindi nel secondo tempo ho messo El Aynaoui con Cristante dietro le punte. Non ho messo Dobyk? C’erano sempre tre giocatori offensivi in campo, non ha importanza la statura, la fisicità. Ci può giocare Dybala, Dovbyk, Ferguson. Poi ci siamo messi con gli attaccanti più larghi e Cristante dietro. Noi giriamo comunque sempre su questo, difficilmente adottiamo altri sistemi”.
Lei ha sempre fatto giocare bene le sue squadre. Lei avrebbe pensato a una Roma in testa alla nova giornata e con ampi margini di miglioramento? “Indubbiamente, la cosa che mi fa più piacere è che la squadra sta crescendo anche sul piano del gioco. Sono venute fuori anche belle trame, abbiamo faticato la prima mezz’ora perché quando entriamo in campo magari non sono chiaro io abbastanza o non conosciamno bene gli avversari ancora, quindi perdiamo distanze e riferimenti. Appena ci mettiamo a posto, con qualche strillo e raccomandazione, troviamo le misure giuste e diventiamo più tosti e difficili da superare. Nel primo tempo gli ultimi 10 minuti per il Parma c’è stata poca possibilità di uscita e giocare. Poi devi fare gol. Ma se hai questa supremazia e questa continuità di azione è probabile che il gol lo fai”.
Cosa ha capito dalle ultime due partite: in cosa pensa che siate migliorati? “Nelle trame di gioco sicuramente. Stasera anche dopo il gol ci sono state azioni in velocità, si sono aperti spazi. Noi spesso troviamo spazi chiusi, le partite migliori le abbiamo fatte contro avversari più aperti. Mancini oggia destra ci ha dato spinta, Hermoso anche, se difendi bene con gli attaccanti aiuti i difensori e viceversa. La squadra sta crescendo, io ho questa sensazione con tutti. Stiamo avendo anche più soluzioni, a due, con Cristante, una terza punta, i cambi ci stanno dando spesso risultato, è un bel momento”.
Abbiamo notato difficoltà nel tiro dalla media distanza, non ci sono tanti tiratori. Lo allenate, è allenabile? “Sicuramente sì, è fondamentale. Anche per chi calcia molto bene come Dybala, ci sono periodi in cui calcia più forte e con più precisione rispetto ad altri periodi. L’allenamento è fondamentale, ma ci sono anche livelli e caratteristiche. Potrei allenarmi 24 ore al giorno sul rovescio ma non sarei mai bravo come Sinner o come Mangiante”.
L’evoluzione di Cristante: come ha risposto? “È tornato felicissimo, è contento, gli piace, una bella risposta. Lui è un giocatore evoluto, sa giocare in tanti ruoli. Dopo aver giocato anche in difesa, da centrocampista basso, tornare a 7-8 anni fa… Forse perdo anche io di carattere, se devo fare sempre le stesse cose mi annoio un po’. Modificare delle cose a volte fa bene, se facciamo cose affini lo aiutiamo a dare di più”.
Roma-Parma, Dovbyk: “Non è vero che ho sbagliato i rigori, erano irregolari”
Il racconto del gol, l’esultanza e l’abbraccio dei compagni. “Le ultime tre partite erano state un disastro per noi, anche per me, in casa abbiamo perso tre gare. Oggi sera davvero importante vincere, sono molto felice per il gol, ho visto i tifosi felici, e andiamo a casa con questa bella sensazione”.

Il suo percorso a Roma ha alti e bassi: quanto è difficile superare i momenti bui? “Non è facile, ma sono concentrato sul mio momento. Il mister dà minuti a tutti, se entri devi essere pronto e dimostrarlo. Cerco di fare il meglio, aiutare i miei compagni e rendere felici i tifosi. La mia famiglia mi supporta sempre, è importantissimo per la mia mentalità”.
Una dedica speciale oltre ai tifosi? Quando si è fatto male Ferguson ci sei rimasto male per non essere entrato tu? “No, mi stavo scaldando con Pellegrini e Bailey. Aspettiamo solo che decida il mister, attendo i miei minuti. Se mi mette nel primo tempo entro e gioco, lo stesso per 20 minuti. Non ci ho neanche pensato troppo. La dedica è per i tifosi”.
Ora è iniziato un nuovo capitolo della tua avventura a Roma? Hai dimenticato i rigori sbagliati? “Faccio una battuta. I rigori sono stati ripetuti, non erano regolari, quindi ai fini statistici non li ho sbagliati. Sono contento della mia condizione fisica, contro il Sassuolo è stata una buona partita, mi dispiace che gli assist non si siano tradotti in gol ma devo continuare così”.




















