Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Verona

L’orgoglio di Sarri: “Questa vittoria è per il popolo laziale. Ma ora non fermiamoci”

Il tecnico biancoceleste soffre ma alla fine porta a casa tre punti fondamentali contro la Juve di Tudor, risalendo in maniera importante in classifica

La Lazio centra una vittoria fondamentale, per la classifica e forse soprattutto per il morale. All’Olimpico i biancocelesti battono 1-0 la Juve con il gol che non ti aspetti, quello di Toma Basic che fino a poche settimane fa era fuori lista. La squadra di Sarri butta il cuore oltre l’ostacolo e alla fine festeggia, in un momento che resta complicatissimo.

Maurizio Sarri (LaPresse) – calciomercato.it

La classifica ora è sicuramente migliore, e con sé le prospettive cambiano o comunque aiutano ad affrontare la settimana in maniera più serena. Il tecnico della Lazio nel postpartita ha preso la parola in conferenza stampa: “Abbiamo fatto 8 punti in 4 partite, anche con Atalanta e Juve. Abbiamo risposto con carattere, momenti di buon calcio, ora c’è da continuare”.

Stasera niente coperta corta, ha trovato l’equilibrio? “Abbiamo fatto una buona fase difensiva. Nel secondo tempo abbiamo sofferto ed eravamo poco pericolosi, poi è normale soffrire. Sono contento per il nostro popolo, cominciamo a dargli delle soddisfazioni in un periodo difficile cominciato mesi fa e che stava diventando maledetto”.

Questa Lazio che sta crescendo che Lazio è? “In questo momento di difficoltà la risposta caratteriale è stata forte. All’inizio della stagione ci è mancata la continuità su certe caratteristiche mentali. Nelle ultime quattro partite le abbiamo trovate, ma dobbiamo portarle sul lungo periodo”.

Basic, Cataldi e Provedel: chi la rende più felice? “Non farei nomi, in questi casi meglio elogiare la squadra. Perché tutti i singoli hanno fatto quello che dovevano fare. Anche chi ha fatto una prestazione meno appariscente. Stasera tralascerei discorsi individuali e farei un elogio alla squadra”.

Dia così lontano dall’area è una scelta? “Lui farebbe comodo più alto, ma sinceramente se lo lasci libero è portato a venire incontro alla palla. Quando affrontiamo squadre che si orientano sull’uomo, preferisco che lo faccia perché apre spazi per gli esterni. Contro una squadra più orientata sulla palla magari meglio più alto, ma stasera meglio così”.

Una vittoria così pesante mancava dal Bayern. Cosa ha provato lei e anche il suo staff? “C’è stata soddisfazione da parte nostra, per i ragazzi e per il popolo laziale. Oltre la polemica con la società, di cui non mi interesso, a livello di squadra non ci hann ofatto mancare niente per 100 minuti. Ed era giusto dargli una soddisfazione, era un qualcosa che sentivo. Poi se siamo contenti di vincere contro la Juve è la domanda, noi siamo contenti di vincere con qualsiasi squadra. A noi non interessa la Juve, interessano la Lazio e i laziali”.

Sul mancato secondo giallo a McKennie. “Una forte sensazione di incazzatura (ride, ndr). A noi sembrava un giallo scritto dalla panchina. Ci siamo rimasti male. L’arbitro e il IV Uomo ce l’hanno provato a spiegare con molta calma, ma secondo noi era secondo giallo”.

Gestione cookie