Il tecnico giallorosso inquieto sin dai primi minuti a dare indicazioni, ma senza successo, poi il cambio repentino del polacco. E il centravanti nigeriano provoca i tifosi
La Roma in casa col Viktoria Plzen cerca tre punti che sarebbero fondamentali nel cammino in Europa League, con l’obiettivo primario di evitare il playoff per accedere agli ottavi di finale. Dopo il ko con il Lille la sfida con i cechi è già importante, anche se ovviamente non vitale. E i primi minuti di gara sono stati tutto tranne che incoraggianti. Dopo 22 minuti la squadra ospite è in vantaggio addirittura 2-0 con i gol di Adu e Souaré che hanno trafitto Svilar nel giro di 5 minuti con due grandi giocate.

Un po’ di tensione in particolare c’è stata nella prima realizzazione, visto che nell’esultanza Durosinmi, il centravanti del Plzen, si è lasciato andare a un gesto di troppo portandosi il dito alla bocca per ‘zittire’ verosimilmente lo stadio. Che infatti ha reagito fischiandolo sonoramente. “Shut up!”, si è letto anche nel labiale del nigeriano. Che qualcosa non stesse andando nella partita della Roma si era capito da subito, dalle occasioni avute dai cechi e dall’atteggiamento di Gian Piero Gasperini.
L’allenatore giallorosso per tutto il quarto d’ora iniziale, quindi prima del avanti e indietro dando indicazioni, in primis ai centrocampisti e gli esterni che stavano sbagliando i movimenti. In un frangente anche il IV Uomo è stato costretto a riprenderlo perché Gasp era arrivato addirittura sulla linea di metà campo per riprendere Dovbyk. E alla mezz’ora è arrivato addirittura il cambio per Ziolkowski, in difficoltà e colpevole sul primo gol subito. Il polacco, chiaramente, non era contentissimo ed è tornato in panchina decisamente contrariato.




















