Il tecnico giallorosso alla vigilia della sfida di Europa League, già fondamentale per il cammino verso gli ottavi di finale diretti
La Roma torna a giocare in Europa League dopo il ko contro il Lille che ha messo la squadra di Gasperini nelle condizioni di non sbagliare per puntare agli ottaci di finale diretti. I giallorossi devono riscattare anche la sconfitta con l’Inter, magari dando segnali soprattutto a livello offensivo.

Alla vigilia del match dell’Olimpico le parole in conferenza stampa dell’allenatore della Roma:
Sugli infortunati e Angelino. “Su Angelino c’è un comunicato medico, ci sono degli accertamenti che sta facendo e non entro nel merito. Dovete fare affidamento su quello che dicono i medici, ci auguriamo sia disponibile al più presto. Per il resto, incrocio le dita, ma siamo tutti disponibili”.
Come l’ha visto Bailey e come sta? Può giocare titolare? “Mi ripeto, i titolari sono tutti quelli che giocano, dall’inizio o in corso. Purtroppo più di 11 non possono giocare. Nello specifico è tanto che è fuori, non penso giochi dall’inizio, l’importante è che sia guarito, ci vorrà qualche settimana ma qualche spezzone può giocarlo”.
Quanto può pesare la partita di domani nel cammino in Europa? “Abbiamo bisogno di vincere per andare avanti. Non è un girone dei più facili rispetto alla competizione, dobbiamo cercare partita per partita punti per migliorare la classifica. È sempre molto corta, tra il nono posto e il ventiquattresimo e i primi otto i punti sono pochi di differenza, quindi ogni partita è importante. Ma dobbiamo tornare a vincere”.
Sui problemi offensivi. “La partita con l’Inter ci ha dato una fiducia diversa, abbiamo tirato 10 volte in area contro una squadra così forte ed è un bel segnale rispetto ad altre partite in cui avevamo costruito meno. Abbiamo gente come Dybala, Bailey, Soulé, Dovbyk, come per tutti brava dal punto di vista balistico. Ma anche di testa con Celik, Cristante, Hermoso. Abbiamo tirato con tanti giocatori, possiamo essere più precis, poi ci sono gli episodi. I rigori o i tiri a porta vuota sono anche momenti, ma se produciamo tante occasioni è un bel segnale”.
Quando il campo deciderà se c’è un titolare e una riserva tra Dovbyk e Ferguson oppure ci sarà sempre questa rotazione? “Ma il tourbillon c’è in tutta Europa per tutta la squadra, in tutte le partite i cinque cambi riguardano gli attaccanti. Questa è la situazione da dopo il Covid, per questo non si può parlare di titolari e riserve. Ma anche nella stessa partita, nei 90 minuti, c’è l’opportunità di utilizzare più giocatori. Basta vedere i tabellini di tutte le partite per vedere quando vengono fatte le sostituzioni. Chiaro che in attacco è dove si va ad agire più spesso”.
Può tornare nella comfort zone con questi giocatori? “Ci sto già tornando, i principi sono gli stessi, bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori. Non ci trovo molto di diverso dal mio modo di allenare e interpretare le partite. Sono molto soddisfatto delle partite come quelle con l’Inter, magari sono più utili certe sconfitte di alcune vittorie che non danno soddisfazione. Poi dobbiamo essere più precisi, con un risultato diverso la stessa prestazione avrebbe avuto un risalto diverso e avrebbe prodotto altre indicazioni. Cerco di lavorare al di fuori sul risultato”.
Bailey centravanti? “Per emergenza si può fare tutto, ma non penso abbia le caratteristiche di un centravanti. Teoricamente gli attaccanti in certi momenti possono fare tutto, è sicuramente un giocatore offensivo. Lui per abitudine in Premier giocava molto esterno, più a destra che mancino. La mia intenzione è portarlo un po’ più centralmente, verso la porta, come successo con Soulé e altri. Anche per lui l’intenzione è quella ma non è un giocatore abituato a giocare in quel modo. Dovremo scoprirci insieme e valutare le sua caratteristiche”.
Quando Dybala gioca centravanti si aspetta qualcosa di diverso da quanto visto con l’Inter? Da lui o dalla squadra… “La partita è stata condizionata dal gol preso molto presto, volevamo giocare col tridente leggero per non dare riferimenti, come successo nel finale a Firenze. Sono anche soddisfatto della partita che abbiamo provato a fare. In quel momento andava bene così, il gol preso velocemente ci ha creato qualche problema. Nel secondo tempo la partita è stata diversa, per merito nostro e perché l’Inter si è abbassata. Poi nei 90 minuti ci sono anche 2-3 partite diverse. Le partite sono sempre in evoluzione, poi quello che è successo dopo è anche figlio del primo tempo. Dybala sta bene, sta acquisendo condizioni e può giocare in tutti i ruoli dell’attacco. L’importante è che stia bene”.
C’è qualcosa che si rimprovera per la partita con l’Inter? “Ci sono sempre cose che andiamo a rivedere. Magari non siamo stati abbastanza chiari e ci è costato un gol, ma la Roma ha fatto un’ottima gara, gli attaccanti dell’Inter sono stati molto bravi. La Roma come prestazione ha fatto un passo in avanti. Quando vinciamo col Verona è giusto dire che siamo stati un po’ fortunati, ma bisogna anche dire il contrario quando capitano le partite con Lille e Inter, altrimenti siamo sempre negativi. Domani è un’occasione per fare un passo in avanti ulteriore sulla prestazione. Il calcio italiano ha grandissime difficoltà e forse un pizzico di presunzione quando giochiamo contro queste squadre. Le conosciamo poco, conosciamo poco i giocatori, noi che le guardiamo di più dobbiamo stare attenti perché ogni partita ha complicazioni. Loro sul piano tecnico sono buoni, magari è l’occasione per vedere giocatori meno conosciuti che ci stanno bene. Abbiamo tutto da perdere, quindi dobbiamo continuare a migliorare”.
Ziolkowski può giocare titolare domani? La sua crescita l’ha stupita? “No, perché lo vedo in allenamento e ha ottima prospettiva, gioca in nazionale, ha evidenziato belle caratteristiche in allenamento. Bisogna vederlo, ha un’abitudine che deve togliersi, entrare molto in scivolata e nel campionato italiano è penalizzante perché per ogni contatto è un giallo. Cercheremo di delimitare questa cosa, per il resto è un ragazzo interessante che sono convinto farà un’ottima strada. Sta facendo bene, per questo l’ho proposto. Non so per domani, non ho ancora deciso, so solo che Cristante e Ndicka li terrò in disparte, si alleneranno, ma non hanno ancora fatto una settimana intera di allenamento, e quindi devo decidere oggi con l’ultimo allenamento se utilizzarlo dall’inizio o a gara in corso”.
Cosa bisogna migliorare in questo momento? Che approccio si aspetta? “Dobbiamo andare avantu così, con la necessità e la voglia di vincere, sapendo che le partite sono molto difficili, anche contro squadre non di alta classifica. Dobbiamo avere un buon approccio, per venirne a capo dovremo giocare con l’attenzione che abbiamo messo cercando di migliorarci negli ultimi 20 metri”.
L’arbitro di domani lo conosce bene dopo Bruges… “Giuro che non lo sapevo, è quello di Bruges? Non ero a conoscenza di questo, pensate uanto sono attento. Col Bruges quell’episodio l’abbiamo preso pesantemente, ci ha buttato fuori, un rigore.. Vabbè, non lo sapevo. Ho un’abitudine, quando finisce la partita, magari al 120′ cancello tutto”.
Ci sono state analogie tra le partite dopo la sosta tra Torino e Inter? “No, sono state due partite diverse. Col Torino avevamo poche energie, alle 12.30 era caldissimo, non è stata una partita fortunata per noi ma abbiamo fatto poco per vincere la partita, non ci siamo riusciti. Con l’Inter invece abbiamo fatto quello che dovevamo”.
Roma-Viktoria Plzen, Celik sul rinnovo: “Sono contento qui, vedremo”
Ti aspettavi di fare bene in questo modo da braccetto? State parlando di rinnovo? “Posso giocare come braccetto e come quinto, per me non è un problema. Voglio fare sempre belle prestazioni, questo è importante per me. Vorrei giocare sempre bene, sono concentrato e contento a Roma, vedremo quello che succederà”.
Il ruolo di difensore centrale ti piace? “Mi sento molto bene in questo ruolo, difendo e attacco, sono contento però se gioco bene”.
C’è qualcuno a cui devi dire grazie per non aver mollato mai anche quando non eri molto popolare? “So che non sono un giocatore ‘popolare’ ma lavoro ogni giorno duramente, mi concentro sulle prestazioni, se aiuto la mia squadra sono felice, ci alleniamo tutti molto duramente e devo dire grazie ai compagni e all’allenatore perché mi piace quello che facciamo in allenamento”.
In cosa è diverso Gasperini? “Ho lavorato con tanti grandi allenatori, ma con Gasperini gli allenamenti sono davvero molto duri. Ha una mentalità vincente, ogni giorno impariamo una cosa nuova, stiamo migliorando con lui e mi piace molto”.
È il tuo momento migliore in carriera? “Sto lavorando molto bene, a Lille ho giocato benissimo, ho vinto anche il campionato ma anche qui mi sento ora molto bene e sto avendo un ottimo anno”.
Quando ti hanno detto di giocare in difesa, come hai reagito? “In Turchia ho giocato terzino, anche difensore centrale, destra o sinistra, quindi ho giocato già in tutti o ruoli della difesa per cui non è stata una sorpresa per me”.




















