Il tecnico croato resta in bilico: i motivi delle riflessioni e i possibili successori
Resta il gelo tra Comolli e Tudor. Come raccontato domenica, i rapporti tra il tecnico croato e l’ad della Juventus sono molto tesi, tanto che l’avventura del tecnico sulla panchina bianconera ha una scadenza. La Juve, da quanto trapela, non pensa a un cambio immediato e l’obiettivo resta quello di non cambiare fino alla sosta.

Certo è che molto dipenderà dalla disponibilità degli eventuali sostituti e anche dalle loro richieste. Al momento, la Juve paga infatti ancora lo stipendio a Thiago Motta, e Igor Tudor ha un contratto fino al 2027, con opzione per un’altra stagione.
Palladino e non solo per la Juve
Tornando ai sostituti, va ovviamente considerato Palladino che, come raccontato su queste pagine, ha avuto un incontro con Modesto. Lui resta uno dei principali candidati, anche se non vanno trascurate le piste che portano a Spalletti e Mancini. Quest’ultimo, che era stato offerto la scorsa estate anche alla Fiorentina, vorrebbe tornare in pista e già in passato ha dato disponibilità alla Juve. Invece Spalletti era stato sondato indirettamente la scorsa estate, prima della conferma di Tudor, ma a Torino non c’era piena condivisione sul suo nome.




















