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Juventus, il flop da oltre 11 milioni è già servito: solo due partite da titolare

Continuano le critiche attorno al calciomercato estivo dei bianconeri e al lavoro di Damien Comolli: il nuovo acquisto è stato già panchinato

Il quinto pareggio consecutivo, ottenuto contro il Milan del grande ex Massimiliano Allegri nell’ultimo turno del campionato di Serie A, ha lasciato strascichi importanti in casa Juventus.

Comolli concentrato a bordo campo prima di una partita della Juve
Damien Comolli (LaPresse) – Calciomercato.it

Nonostante sia ancora imbattuta, la squadra guidata da Igor Tudor non convince e sono molti i punti interrogativi sui quali si sta discutendo in questi giorni. Il reparto avanzato, dopo un ottimo inizio, non riesce più a trovare la via della rete.

Sul banco degli imputati Jonathan David, arrivato a parametro zero dopo la scadenza del contratto col Lille e considerato la punta di diamante dei piemontesi ad inizio stagione. Pessime le prestazioni contro il Villarreal in Champions League e coi rossoneri, ma non è l’unico.

Sul lato destro sta giocando Pierre Kalulu, adattato al ruolo di quarto di centrocampo a tutta fascia. Inevitabilmente, qualcosa manca in quel ruolo e l’arrivo di Joao Mario, nell’ambito dell’operazione col Porto che ha portato Alberto Costa al club lusitano, non ha tappato il buco.

Juventus, Joao Mario è già un flop: solo 319 minuti in campo

E proprio sul portoghese, 25 anni, si concentrano le nostre attenzioni. Arrivato, come detto, dal Portogallo, è stato pagato 11.4 milioni di euro, oltre a 1.2 milioni di oneri accessori, e ha firmato un contratto valido fino al 30 giugno 2030.

Due le partite giocate dal primo minuto, fino a questo momento: contro Genoa e Verona in campionato, mentre in Champions è subentrato all’infortunato Cabal dopo 16 minuti della partita contro il Villarreal. Una evidente bocciatura da parte di Tudor che, come detto, gli preferisce un giocatore che non è nel suo ruolo naturale.

Urge porre rimedio a questa situazione, già nel mercato di riparazione di gennaio, Joao Mario non convince dal punto di vista difensivo, soprattutto. Ma fino ad allora, ci sarà bisogno anche di lui, tutti si aspettano una crescita, ma sarà il campo, come sempre, ad esprimere l’unico giudizio reale.

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