In casa Napoli iniziano riflessioni piuttosto dure sull’impatto tattico del campione belga sulla squadra di Conte
Il Napoli è incappato nel primo ko in campionato perdendo ieri sera a San Siro contro il Milan in una sfida al sapore di possibile lotta scudetto.

Grande prestazione quella offerta dai rossoneri contro i campioni d’Italia che sono incappati in un approccio alla serata completamente sbagliato, che si è tradotto nell’immediato svantaggio dopo circa 2 minuti che ha poi preceduto il raddoppio. La reazione della ripresa non è bastata col gol di Kevin De Bruyne su calcio di rigore a illudere gli azzurri in merito ad una eventuale rimonta che non ha poi trovato sbocchi neanche con la superiorità numerica.
Al netto del terzo gol in azzurro, la serata del campione belga non è stata del tutto esaltante e la sostituzione con annessa polemica, che Conte ha subito preso di petto, va in quella direzione.
Le critiche nei confronti di De Bruyne aumentano, soprattutto in relazione alla funzionalità nello scacchiere tattico dei campioni d’Italia come evidenziato da Pierpaolo Marino a ‘Il Bello del Calcio’ su ‘Televomero’: “Al momento il problema del Napoli è De Bruyne, mette il Napoli in condizione di essere prevedibile, pesta i piedi di McTominay che non rende con i gol e la rifinitura come lo scorso anno ed è evidente. Il problema è grosso, Kevin contesta anche la sostituzione perchè è convinto che sta dando anche un grande apporto”.
Napoli, mirino su De Bruyne: Marino indica il problema
Marino non ci è andato per il sottile puntando dritto contro il belga: “In questo Napoli ha inciso solo calciando i rigori, ma per quelli non è che serve un giocatore del calibro di De Bruyne. Nel mio Napoli i rigori li calciava, e bene, Maurizio Domizzi”.

C’è quindi tanto da discutere in merito all’attuale funzionalità del belga nelle esigenze del Napoli di Conte, soprattutto in relazione alla sinergia con McTominay, stella dell’ultimo scudetto azzurro.
“Il Napoli ha alterato il suo modo di stare in campo, condizionato da De Bruyne. Ieri il suo cambio era giusto e lui si era ribellato, per me invece non andava fatto il cambio su McTominay”, ha aggiunto Marino.




















