Il difensore francese in scadenza col Bayern è nel mirino dei nerazzurri in vista del 2026. Ecco le ultime di Calciomercato.it
Con Oaktree la strategia dell’Inter sul mercato è profondamente cambiata, ma un occhio alle cosiddette occasioni, meglio ancora se a zero, continua ad essere dato. In ottica 2026 i fari sono puntati sui difensori, in particolare su Dayot Upamecano. Ventisette anni il prossimo 27 ottobre, il francese è in scadenza col Bayern Monaco dove è approdato quattro anni fa.

Mettere le mani sul cartellino del classe ’98 sarà, però, molto complicato. Stando a quanto raccolto da Calciomercato.it, il transalpino originario della Guinea-Bissau punta a strappare un nuovo ricco contratto rispetto ai circa 5 milioni di euro netti che percepisce attualmente.
La richiesta al Bayern per prolungare arriva a toccare i 19 milioni lordi, più o meno 9/9,5 milioni netti: diventerebbe il quarto calciatore più pagato della rosa, dietro solo a due mostri sacri del club bavarese come Kimmich e Neuer, oltre che ad Harry Kane: l’inglese è in testa con 25 milioni.
Upamecano è un pilastro della squadra di Kompany, per questo il Bayern vuole trovare un accordo: “È già in corso una trattativa – ha dichiarato a ‘Sky Sports DE’ Max Eberl, Ds dei bavaresi – Non è un segreto che desideriamo fortemente prolungare il contratto di Upamecano”, che in quattro anni e qualche mese ha:
- Disputato 158 partite, di cui 106 in Bundesliga;
- Segnato 5 gol e realizzato 10 assist;
- Vinto 6 titoli, di cui 3 campionati.
Upamecano, Inter in corsa ma…
Un’intesa è possibile ma non scontata, dato che la società tedesca non intende più spendere cifre folli – al netto di qualche eccezione – per gli stipendi dei calciatori. Di conseguenza l’Inter può avere ancora qualche chance di prendere Upamecano, sempre a patto che il centrale di Evreux, in caso di rottura col Bayern, accetti di ridimensionare le proprie pretese economiche, non facendosi ingolosire da altre e più remunerative destinazioni. Si parla del Real Madrid…

Quel che è certo è che l’Inter non potrebbe in alcun modo garantirgli i 9 e passa milioni chiesti ai bavaresi, né commissioni e bonus alla firma troppo sostanziosi. Il diktat del fondo, come abbiamo già visto con la vicenda Jonathan David, è ormai molto chiaro.




















