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Allegri gongola: il colpo scudetto per il Milan

Tre vittorie di fila per il Milan, che si candida come una delle antagoniste dei campioni d’Italia del Napoli nella corsa per la vittoria finale in campionato 

Terza vittoria consecutiva per il Milan, che nell’ultimo turno di campionato ha schiantato l’Udinese a domicilio per 3-0 grazie alla doppietta di Pulisic e al centro di Fofana.

Allegri e il colpo scudetto
Massimiliano Allegri (LaPresse) – Calciomercato.it

Può sorridere Massimiliano Allegri, che dopo il tonfo all’esordio con la Cremonese ha subito invertito la rotta scalando la classifica e piazzandosi al momento al terzo posto dietro la capolista Napoli e alla Juventus.

Il Milan corre e si candida nel lotto delle pretendenti per lo scudetto, facendo leva su un Modric subito in grande spolvero nello scacchiere rossonero. Fabio Capello esalta l’ex Real Madrid: “Sta dimostrando a tutti che tipo di giocatore sia. È la risposta del Milan a De Bruyne. Certo, in Italia si gioca a un ritmo molto più basso rispetto ad altri campionati. Per questo Luka riesce a distinguersi. Qui si viaggia a una velocità bassa, ma non toglie nulla al campione che è”, le parole del tecnico di Pieris alla ‘Gazzetta dello Sport’.

Capello esalta l’acquisto di Rabiot: “Trascinatore e leader del Milan”

Oltre a Modric, anche Adrien Rabiot ha avuto un grande impatto con la realtà rossonera e nell’economia del gioco di Massimiliano Allegri.

Rabiot, colpo di mercato del Milan
Adrien Rabiot – Calciomercato.it

Secondo Capello, l’ex Juventus può essere il colpo scudetto per il Milan: “Non avrei mai pensato di vederlo subito a questo livello, da trascinatore e da leader della squadra. È l’innesto più importante di tutti per poter lottare per vincere lo scudetto“.

Capello ne è convinto, il Milan di Allegri può inserirsi a pieno titolo nella corsa per il successo finale in campionato: “È la candidata numero uno a insidiare il Napoli per lo scudetto. Gli azzurri sono i più forti, ma i rossoneri inseguiranno a a testa alta tutta la stagione. Perché? Facile: perché non giocano le coppe. E questo è un vantaggio immenso, mi creda”, conclude l’ex allenatore.

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