L’estremo difensore bianconero sul banco degli imputati dopo le ultime due partite disputate: ieri è arrivata la difesa di Tudor
Otto gol subiti in due partite per la Juventus, tre nell’ultima giornata del campionato di Serie A contro l’Inter e quattro nel primo turno della Champions League contro il Borussia Dortmund.

E sul banco degli imputati è finito anche Michele Di Gregorio, portiere titolare della squadra bianconera da due stagioni. In particolare, nel mirino prima rete di Hakan Calhanoglu e, soprattutto, la rete del momentaneo 2-3 di Yan Couto per i gialloneri.
Pronta, alla viglia della partita contro il Verona, la difesa di mister Tudor: “Non ci sarà nessun turno di riposo, sta facendo bene e sarà il portiere titolare per tutta la stagione. Ogni tanto si esagera nelle valutazioni, io guardo molte partite e ci sono tanti portieri di livello che fanno degli errori. Sono contento del mio portiere“.
“Di Gregorio non è da Juventus, Carnesecchi per il futuro”
Ma le polemiche non si placano e, all’interno dell’appuntamento settimanale con ‘Juve Zone‘, sul canale Youtube ufficiale di Calciomercato.it, la situazione è stata analizzata con attenzione.
In particolare, Alessio Lento ha espresso un parere decisamente negativo, facendo anche il nome preferito per la successione dell’ex Monza. “Di Gregorio è un buon portiere, ottimo. Ho l’impressione, però, che quando entra nel loop negativo, faccia un po’ fatica ad uscirne. Penso, onestamente, che non sia da Juve, in questo momento. Mentre per il futuro vedo Marco Carnesecchi per i bianconeri, anche se con l’Atalanta è sempre molto complicato trattare”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche i giornalisti Giorgio Musso e Riccardo Meloni. “A livello di pressione sta dimostrando di sentire un po’ il peso della maglia – il parere del primo – Magari in tante altre piazze farebbe benissimo, però non ha dimostrato di essere da Juve. Magari nel prossimo futuro ci smentirà”.
Chiude Meloni: “A me piace, ma se devo pensare al portiere della Juventus, devo pensare ad un top. E Di Gregorio non lo è, se ci fosse la possibilità di andare su uno di quelli, lo farei”. Adesso la palla passa al campo, unico giudice supremo dello sport più amato dagli italiani.




















