I gialloblù cadono malamente all’Olimpico subendo 4 gol e restando così a 1 punto in classifica, soprattutto con una pessima prestazione
Il Verona mai in partita perde 4-0 in casa della Lazio. Dopo il pareggio all’esordio con l’Udinese, la squadra di Zanetti non è praticamente mai in partita questa sera, soprattutto avendo subito due gol nello spazio di appena 11 minuti. Difficile per chiunque rialzarsi e reagire, a maggior ragione con tanti giovani.

Nel postpartita le parole del tecnico gialloblù in conferenza stampa:
La colpa più grave del suo Verona? “Che abbiamo sbagliato completamente l’approccio alla partita. La Lazio è forte, una grande squadra, ma siamo entrati troppo leggeri, l’opposto di Udine. Oggi qualche alibi ce l’avevamo, ma non sull’atteggiamento. Abbiamo sbagliato e abbiamo pagato caro, mettendo la partita su un binario difficile. C’è da restare lucidi, analizzare bene, dobbiamo lavorare sodo e amalgamarci bene lavorando sulla mentalità per fare in modo che questa sconfitta ci dia qualcosa di positivo per il futuro. Siamo andati in campo con un pizzico di presunzione e non ce lo possiamo permettere”.
Il mercato darà ancora una mano? Si aspetta altro? “Ora non è importante parlare di mercato. Coi giocatori che abbiamo dobbiamo fare meglio, integrare dei ragazzi nuovi che oggi hanno magari giocato la prima. Orban non c’era per motivi burocratici. La settimana scorsa abbiamo fatto una partita importante, oggi invece due passi indietro. Dobbiamo capire che per salvarci non dobbiamo mai sbagliare atteggiamento”.
Su Bernede centrocampista e trequartista. “Sì, abbiamo preso ElMusrati lì, si sta adattando, ha caratteristiche di un certo tipo. Vengono fuori i difetti in certi casi, nei primi 10 minuti gli attaccanti della Lazio facevano quello che volevano. Poi ho intraviso qualcosa, un palo, delle buone azioni, abbiamo un margine importante ancora oggi. Anche fisicamente dobbiamo alzare tanto il livello. Non abbiamo tanti nazionali quest’anno a differenza dello scorso anno e possiamo lavorare sulla squadra. Ora abbiamo bisogno di un po’ di tempo. Degli alti e bassi ci possono stare, ma per l’atteggiamento sono io il responsabile e non ci do alibi”.
Come è possibile sbagliare così tanti passaggi? “Sì, quando ci siamo alzati siamo stati più verticali e veloci. Abbiamo regolato gol su errori nostri, perdendo la marcatura. Questa è mancanza di atteggiamento giusto, di sensazione del pericolo e non può mai accadere a una squadra come la nostra. Lavoriamo tanto su questo, siamo tutti sorpresi dopo quanto visto a Udine e non ci aspettavamo questa prestazione”.
Si è pentito di non aver messo più muscoli in campo? “Tavares è il doppio degli altri, potevo mettere Harroui o altri, ma volevo dargli minuti perché ha bisogno di giocare, può essere importante”.
Rimanderesti in campo l’undici iniziale? “I cambi in realtà erano due, perché Fallou ha avuto dei problemi alla caviglia, era stato uno dei più positivi. Ma non c’entrano i singoli oggi, siamo stati troppo leggeri nell’approccio. Quando vai così sotto cerchi di cambiare le carte in tavola ma contro queste squadre non basta, bisogna fare qualcosa in più. Loro a Como hanno vissuto una serata come l’abbiamo vissuta noi. La Lazio poi è rodata, non ha fatto mercato e giocano gli stessi. L’unico alibi che non do alla squadra è sull’atteggiamento, dobbiamo lottare sempre su tutti i palloni. Fare punti qui era difficile, ma noi da questa sconfitta dobbiamo preparare una grandissima partita finalmente in casa, visto che non vediamo il nostro stadio da inizio stagione. I nostri ragazzi capiranno cosa significa giocare al ‘Bentegodi’ e dobbiamo dare una risposta a tutti quanti”.
Siete l’unica squadra senza giocatori di movimento italiani: come cambia il suo modo di lavorare? Può essere un vantaggio alla lunga sentendo meno la pressione? “Ormai questa cosa è sdoganata. Gran parte della settimana si parla inglese, bisogna trovare un linguaggio comune. Abbiamo perso tante colonne, vendendo tutti i giocatori importanti ma prendendone altri buoni. Ora è un nuovo inizio, dobbiamo diventare squadra, in campo e non sulla carta. Soprattutto con gli atteggiamenti. Oggi era un campanello, se pensavamo di essere avanti su questo ci sbagliavamo. È successo quello che non volevamo, dobbiamo restare lucidi, gli alti e bassi ce li hanno tutti, anche le grandi figuriamoci noi che siamo una nuova squadra. Ma il messaggio deve essere chiaro per noi stessi. Per fare il campionato che per noi resta difficilissimo, tutte si sono rinforzate, anche le piccole, lo sappiamo perché siamo arrivati 14esimi passando attraverso tempeste incredibili. Questa cosa va fatta il prima possibile, a partire dalla prossima partita”.




















