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Lazio-Verona, corteo dei tifosi e poi lo striscione per Sarri e la squadra: “Nessun passo indietro”

Il pregara fatto di protesta e carica da parte dei tifosi biancocelesti, insieme ai soliti cori contro il presidente Lotito

Esordio casalingo per la Lazio di Maurizio Sarri, che dopo la batosta col Como è già obbligata a trovare tre punti per non sprofondare ulteriormente proprio prima della sosta per le nazionali. In una delle estate più complicate degli ultimi anni, con il cambio allenatore, senza coppe europee e col mercato totalmente bloccato, il malcontento della tifoseria è ovviamente ai massimi storici.

Tifosi Lazio (LaPresse) – calciomercato.it

E dagli spalti dell’Olimpico non sono mancati i cori contro il presidente Lotito (assente alla prima, è ancora a Cortina) a scandire tutto il prepartita e non solo. Partendo dal corteo prima della partita con migliaia di tifosi che da Ponte Milvio sono arrivati allo stadio con uno striscione in testa: “Se i laziali sono uniti… non saranno mai sconfitti” La protesta, civilissima, si è poi spostata all’interno dell’Olimpico con lo stesso testo a campeggiare fisso in Curva Nord.

Anche se per qualche minuto ha fatto spazio a un altro messaggio esposto dal cuore del tifo laziale: “Bisogna credere in ciò che si fa, dovete obbedire al comando di chi è rimasto su quella panchina. Avete l’obbligo di combattere per la Lazio e la sua gente! Non si faccia un passo indietro, non si ceda neanche un metro!” Il messaggio è chiaro per Maurizio Sarri e la squadra. Recepito almeno per questa sera, visto che nei primi 10 minuti è show totale biancoceleste. Prima Guendouzi, poi Zaccagni su assist di rabona di Castellanos.

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