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Lite Rowe-Rabiot, De Zerbi tuona: “Scelta giustissima, mai vista una rissa così. Dall’entourage solo cose false”

L’allenatore dell’Olympique Marsiglia ha parlato in sala stampa spiegando la delicata situazione dopo la rissa tra Rabiot e Rowe

In molti si aspettavano quando sarebbe arrivato il chiarimento, il racconto di una vicenda a tratti agghiacciante per come ha preso forma nelle ultime ore. Il litigio brutale tra Jonathan Rowe e Adrien Rabiot: un qualcosa che lo stesso De Zerbi ha garantito di non aver mai visto.

Roberto De Zerbi, tecnico del Marsiglia
Lite Rowe-Rabiot, De Zerbi tuona: “Scelta giustissima, leggo solo cose false…” (Ansafoto) – Calciomercato.it

Se l’attaccante ha già voltato pagina finendo col firmare con il Bologna, per il centrocampista ex Juventus il mercato darà le dovute risposte nei prossimi giorni: non è ancora chiaro dove, in questo momento, possa finire Adrien Rabiot. Nel frattempo è montata la polemica tra la mamma-agente del centrocampista, Veronìque, che ha attaccato l’allenatore del Marsiglia accusandolo di urlare soltanto.

De Zerbi, però, ha voluto mettere le cose in chiaro e far capire effettivamente quale sia la realtà dei fatti riguardo a una vicenda spiacevole che sembra aver minato la serenità del club. “Ho fatto calcio tanti anni, quasi trent’anni, non sono abituato a portare fuori ciò che succede nello spogliatoio. Ma bisogna mettere un po’ le cose in ordine e oggi parlo io, è giusto che sia io a metterle in ordine”.

De Zerbi su Rabiot: “Mai vista una rissa del genere”

È un fiume in piena Roberto De Zerbi che non le manda a dire e chiarisce, una volta per tutte, quella che è la delicata situazione vissuta dal suo Marsiglia dopo lo scontro tra Rowe e Rabiot.

Il centrocampista dell'Olympique Marsiglia Adrien Rabiot
De Zerbi su Rabiot: “Mai vista una rissa del genere” (Ansafoto) – Calciomercato.it

“Se in un posto di lavoro due dipendenti si picchiano in una rissa da bar, da pub inglese, davanti al direttore sportivo, davanti all’allenatore e a terra c’è un compagno di squadra che è svenuto. Il club cosa deve fare? Esistono due soluzioni: sospensione o licenziamento. Insieme al direttore sportivo Benatia e al presidente Longoria siamo stati al telefono sabato e domenica, abbiamo aspettato il lunedì per comunicare la decisione. Entrambi i giocatori fuori rosa, abbiamo deciso di farli allenare a parte in attesa di vedere se vi fosse stato un pentimento sincero”.

Qualcosa che, in realtà, non è accaduto. Tant’è che lo stesso De Zerbi specifica come solo nella giornata odierna l’ex centrocampista della Juventus si sia scusato per quanto accaduto con Rowe: un gesto, però, arrivato in colpevole ritardo. “Leggo dall’entourage di Rabiot delle cose false. In una squadra di calcio deve esserci una gerarchia, il club viene prima di tutti, anche di me”.

De Zerbi attacca: “La mamma di Rabiot dimentica due cose”

“Leggo dall’entourage di Rabiot delle cose false”, ha poi continuato nel racconto l’allenatore dei francesi. Benatia aveva un rapporto ancora più stretto, personale, con Adrien. L’entourage di Rabiot sa che Benatia lo ha aiutato in tutto, nella vita privata, in quello che gli serviva. Quindi mi dà fastidio quando la mamma di Rabiot attacca il direttore sportivo ed il presidente”.

Adrien Rabiot durante il riscaldamento
De Zerbi attacca: “La mamma di Rabiot dimentica due cose” (Ansafoto) – Calciomercato.it

“Per me la mamma di Rabiot dimentica due cose: non ho deciso da solo di metterlo fuori ma da solo ho deciso di farlo capitano a Parigi, di difenderlo quanto i tifosi del PSG gli lanciavano le bottiglie. In un anno ho avuto più attenzioni per suo figlio che non per mio figlio Alfredo. La scelta è stata giusta, noi vogliamo bene a Rabiot come ragazzo. Non era facile. Io la dignità non la perdo né per una partita di calcio né per un campionato“.

De Zerbi conclude con amarezza: “Non c’erano altre strade, era giusto far così. È stata una rissa che non avevo mai visto in vita mia. Per la prima volta non sapevo cosa dire e cosa fare. C’era Bakola a terra col dottore che cercava di rianimarlo e questi che si picchiavano per una partita che non abbiamo giocato bene ma ci poteva stare. Gli attributi bisogna mostrarli in campo contro gli avversari e non picchiando i compagni”.

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