Lo spagnolo saluta ed è pronto ad andare al Como, ma prima decide di togliersi non pochi sassolini dalla scarpa con un lungo post
Il Milan resta a caccia di una punta da affiancare a Santiago Gimenez, che dopo un inizio incoraggiante ha incontrato non poche difficoltà lo scorso anno. Alle sue spalle il messicano aveva due giocatori come Abraham e Jovic, che si sono alternati con lui oppure hanno fatto coppia, ma in estate i rossoneri hanno deciso di tagliare entrambi. L’inglese non è stato riscattato ed è tornato alla Roma, temporaneamente, prima di andare al Besiktas. Il serbo invece è finito all’AEK Atene.

Ora Allegri ha bisogno di almeno un’altra punta da affiancare all’ex Feyenoord pur senza coppe. Resta in piedi il nome di Dusan Vlahovic, per cui i rossoneri non hanno fretta e sperano di mettere pressione alla Juve con il finire della sessione estiva, così come quello di Rasmus Hojlund del Manchester United. In realtà il Milan ha rinunciato, almeno formalmente, in questi giorni anche a un altro attaccante come Alvaro Morata che ha trascorso gli ultimi mesi in prestito al Galatasaray. Lo spagnolo in realtà resterà nei paraggi, visto che si attende ora solamente la firma con il Como di Fabregas.
Prima ci sono stati però dei passaggi burocratici, come la risoluzione del prestito, per cui i rossoneri hanno dovuto corrispondere ai turchi un indennizzo di 5 milioni di euro. E, come ha annunciato lo stesso Gala, Morata ha rinunciato anche a circa 650mila euro. Un rientro al Milan solo per qualche ora, il tempo di firmare tutto col Como e dare gli annunci, che dovrebbe pagare circa 15 milioni complessivi, facendo registrare in via Aldo Rossi poco più di 5 milioni di plusvalenza che – come sottolinea ‘Calcio e Finanza’ verrà iscritta subito a bilancio. Una nuova pagina per Morata, che però prima ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa con un lungo post sui social.
Morata dal Milan al Como. Ma prima l’attacco al Galatasaray: “Impegni non onorati”
L’attaccante spagnolo ha scritto un messaggio alquanto velenoso nei confronti del Galatasaray in relazione alle modalità di addio e al comportamento della società turca. “Cari tifosi del Gala e popolo turco, Voglio ringraziarvi di cuore per l’affetto, il calore e il sostegno che mi avete dimostrato. Mi avete fatto sentire il benvenuto fin dal primo giorno, e il vostro sostegno è stato tra i più straordinari che abbia mai provato nella mia carriera. Purtroppo non posso dire lo stesso della mia esperienza con il club. Ci sono stati momenti in cui la parola data e il rispetto dei valori fondamentali non sono stati mantenuti”.

“Fino alla fine – continua Morata – gli impegni presi non sono stati onorati, al punto che non mi è rimasta altra scelta che rinunciare a parte dello stipendio e ad altri diritti contrattuali che avevo già guadagnato grazie al mio lavoro (la cifra pubblicata non è esatta). Per me, nella vita e nel lavoro, ci sono principi che non vanno mai infranti, come il rispetto dei diritti di ognuno. Non riconoscere quanto guadagnato è, per me, inaccettabile e contrario ai valori di correttezza e professionalità in cui credo. So che spesso di certe questioni non se ne parla apertamente, ma credo sia giusto dare ai tifosi la vera spiegazione di quanto accaduto. Voi e la città di Istanbul rimarrete sempre nel mio cuore, e vi auguro il meglio, oggi e in futuro”.




















