Il tecnico della Roma a tutto tondo, parla anche della questione legata al nigeriano, suo ex giocatore all’Atalanta
Prime quattro settimane di lavoro per Gian Piero Gasperini alla guida della Roma. Il tecnico di Grugliasco è pronto alla nuova avventura sulla panchina giallorossa.

Ai microfoni di ‘Sky Sport’, Gasperini ha parlato della sua avventura nella capitale: “Un mese è già qualcosa, se mi guardo indietro credo abbiamo fatto tante cose insieme, ho avuto la fortuna di trovare un gruppo coeso che mi ha dato grande disponibilità, se mi guardo avanti dobbiamo ancora farne tantissime”.
Obiettivo: “Acquisire credibilità, soprattutto nei nostri tifosi, avere la considerazione che stiamo facendo un lavoro che possa portare loro grandi soddisfazioni, ci vorrà tempo. Dobbiamo essere una squadra ambiziosa”.
Mercato: “Il mercato della Roma va guardato su quello che è stato fino adesso, sono arrivati ragazzi giovani che hanno già avuto più o meno esperienze importanti e che sono profili per cui la proprietà si è rivolta con me per andare in questa direzione, che non è una direzione usuale per una città come la Roma, stiamo cercando di fare questo con questi profili, per costruire in questa direzione una squadra che possa crescere. Non ho sentito Fabio Silva, in questo mese non riesco a fare altro che a guardare gli allenamenti della squadra. Innegabile che ci sono tanti giocatori in questo momento, si sta entrando nel momento più cruciale del mercato e mi pare che per gli attaccanti sia rivolta l’attenzione più grande un po’ da parte di tutte le squadre. Quando con la proprietà ci siamo parlati per la prima volta il progetto che mi avevano esposto era rivolto verso questa direzione, mi aveva dato grande entusiasmo. Questa è una direzione un po’ diversa anche per la Roma. Quando ti rivolgi ad un altro tipo di mercato vai su un certo tipo di giocatori magari più importanti che hanno un’età diversa, un costo diverso e possono magari darti qualcosa in più nell’immediato e non in futuro”.
Gasperini: “La Roma in tre giorni”
Decisione: “La decisione mia vera è stata presa a fine campionato, dopo l’ultima partita. Ho chiesto all’Atalanta la possibilità di incontrarmi con altre squadre, ma dopo tre giorni è successo tutto con la Roma”.
Far coesistere Dybala e Soule: “Soule è un ragazzo giovane che ha bisogno di incrementare il suo raggio di azione e non solo rientrare con il tiro da fuori, andando ad occupare altre zone del campo. Lo scorso anno ha giocato anche da quinto dimostrando duttilità”.
Capitano: “Al momento ho detto che tutti possono fare il capitano. È una gerarchia che adotto da sempre. Credo che in una squadra i potenziali capitani siano tutti quei giocatori in grado di sostenere la fascia, quindi con certi requisiti. A Dublino Toloi non stava giocando e Djimsiti alzò la coppa con lui, questo è il mio concetto”.
Caso Lookman, Gasperini: “Mi dispiace per tutti”
Infine un commento sul caso Lookman, giocatore che Gasperini ha allenato e valorizzato nel suo corso atalantino.

“Posso dire che mi dispiace, abbiamo vissuto momenti così belli che si corre il rischio di ricordare questi giocatori per l’ultimo episodio e non per quei momenti meravigliosi. Sono dispiaciuto sia per il ragazzo che per la società e mi auguro che presto si risolva la situazione”.




















