Prima del Mondiale per Club il tecnico croato ha rinnovato il contratto fino al 2027
Qualsiasi allenatore vive con lo spettro dell’esonero, che prima o poi arriva per tutti. In carriera sono stati mandati via professionisti del calibro di Carlo Ancelotti, José Mourinho, Antonio Conte, Roberto Mancini e così via: il loro è un lavoro affascinante ma che fa vivere sul filo del rasoio. Basta qualche risultato negativo per finire sulla graticola e rischiare il licenziamento.

Deve ancora iniziare ufficialmente la nuova stagione e già si parla, per l’appunto, di allenatori a rischio esonero. Di quelli che potrebbero non mangiare il panettone, ovvero essere cacciati dal rispettivo club prima o entro il giorno di Natale.
Su ‘Sisal’ troviamo già le quote esonero/dimissioni di tutti i tecnici della Serie A 2025/2026 che scatterà a metà agosto.
Il più saldo non può che essere lui, Antonio Conte che l’anno scorso ha fatto vincere al Napoli il quarto Scudetto della sua storia: esonero/dimissioni del salentino quotati a 16.
Dietro Conte troviamo Massimiliano Allegri (Milan) e Vincenzo Italiano (Bologna): il loro licenziamento o le loro dimissioni entro Natale sono quotati a 12.
A 9.00 l’esonero o le dimissioni di Stefano Pioli dalla Fiorentina, a 7.50 Baroni. A sorpresa ma non troppo è meno solido del mister del Torino quello dell’Inter, Cristian Chivu, il quale paga di avere alle spalle soltanto 13 partite su una panchina di Serie A: esonero/dimissioni del mister rumeno date a 6.
Panchine big Serie A, Tudor quello più a rischio
L’allenatore di una big più traballante è, però, un altro: ovvero Igor Tudor. L’esonero o le dimissioni del croato entro il 25 dicembre 2025 sono quotati a 5.

Ad oggi la panchina di Tudor non scricchiola, ma come ha svelato il nostro direttore Eleonora Trotta nella diretta mercato sul canale Youtube di Calciomercato.it, l’allenatore di Spalato “si aspettava una Juve diversa sul mercato. Un club più rapido e veloce”. Tudor risulta “un po’ deluso dalle tempistiche“.




















