Meno di un mese all’inizio della nuova stagione nei principali campionati europei. Nuove regole per limitare gli errori degli arbitri
Mentre il calciomercato è in fermento e sta per entrare nel vivo con l’ultimo mese di contrattazioni, si avvicina l’inizio dei cinque principali campionati in Europa. A dare il via alle danze, già nel week end di Ferragosto, saranno la Premier League inglese, la Ligue 1 francese e Liga spagnola. Una settimana dopo sarà la volta della Bundesliga tedesca e della nostra Serie A. Calcio giocato che fa rima con polemiche arbitrali.

Come ogni anno sono state introdotte dall’IFAB delle nuove regole con lo scopo di favorire lo spettacolo. La novità più importante riguarda i portieri, che non potranno tenere il pallone in mano per più di otto secondi, pena un calcio d’angolo in favore della squadra avversaria. Regola già entrata in vigore peraltro nel recente Mondiale per Club. Leggeri cambiamenti anche per la regola della rimessa dell’arbitro e per il pallone in gioco.
Altra novità è legata al doppio tocco accidentale di un calciatore che sta tirando un calcio di rigore. In caso di gol verrà sempre annullata, ma ora non si ripartirà con una punizione indiretta per la formazione avversaria, bensì verrà ripetuto il tiro dagli 11 metri. Dopo la sperimentazione, nei campionati che lo ritengono opportuno ci sarà la possibilità per l’arbitro di comunicare con il pubblico sugli spalti la decisione presa dopo consulto al VAR.
VAR a chiamata: in Italia solo in Serie C, in Spagna nella Liga
Proprio quello legato al VAR è un argomento che fa sempre molto discutere i tifosi e gli addetti ai lavori. In Italia viene utilizzato per ora in Serie A e in Serie B, ma dalla prossima stagione c’è una grande novità: in Serie C verrà data la possibilità agli allenatori di chiamarlo due volte a partita. Un esperimento che dovrebbe poi permettere di fare la stessa cosa anche nella massima serie.

In Spagna, come riporta il sito ‘El Gol Digital’, sta per essere introdotto direttamente nella Liga. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo gli errori arbitrali e le polemiche, dando più poteri ai tecnici. Due chiamate VAR per squadra ogni gara, ma se l’arbitro effettivamente accoglierà la richiesta di cambiare la decisione del campo, non verrà perso lo slot. Un po’ come accadeva nel tennis con l’occhio di falco. Che la rivoluzione abbia inizio.




















