Condanna a due anni per l’ex Presidente del club di Serie A: è arrivata la sentenza del Tribunale nell’ambito del processo per Plusvalenze fittizie
È arrivata un’altra sentenza sul caso Plusvalenze fittizie che ha scosso gli ultimi anni del calcio italiano. La condanna, di due anni, fa rumore perché colpisce l’ex Presidente di una società di Serie A.

Come riportato da ‘Calcio e Finanza’, nell’ambito del processo per il fallimento del Cesena, il Tribunale di Forlì ha dichiarato colpevole Luca Campedelli limitatamente al bilancio 2017/18. L’ex presidente e proprietario del Chievo Verona è stato condannato a due anni di reclusione per le plusvalenze fittizie realizzate con la compravendita di calciatori fra Cesena e Chievo.
L’ex direttore sportivo del club, Rino Foschi, è stato invece assolto. Il legale e difensore di Foschi, Mattia Grassani, ha commentato così l’assoluzione per non avere commesso il fatto: “Foschi esce a testa alta, completamente pulito, dal processo sulle plusvalenze ai dirigenti del Cesena e del Chievo. Dopo sei anni, e un processo durissimo, si chiude una pagina nera della giustizia che ha comportato per il mio cliente conseguenze pesantissime nel mondo del lavoro calcistico. Tutti devono sapere che Foschi è innocente”.
Plusvalenze fittizie, condannato Campedelli: tutti i verdetti
Il tribunale di Forlì ha assolto anche Luca Mancini, ex direttore generale del Cesena. I giudici hanno poi prosciolto anche l’ex vicepresidente Graziano Pransani, per prescrizione, mentre hanno condannato gli ex consiglieri Mauro Giorgini e Claudio Manuzzi rispettivamente a quattro anni e quattro mesi.

Condanne anche per Christian Dionigi (consigliere) e Stefano Bondi (presidente collegio sindacale) a tre anni e dieci mesi, Barbara Galassi (componente collegio sindacale) a tre anni, sei mesi e 15 giorni. Infine, sono stati assolti anche Luigi Piangerelli, Ds del settore giovanile ed Enrico Brunazzi (sindaco della società controllante).




















