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Da Spalletti a Thiago Motta: 5 allenatori italiani svincolati in attesa di panchina

Sono numerosi gli allenatori italiani che si ritrovano senza squadra prima dell’inizio della prossima stagione, noi abbiamo scelto 5 dei migliori tecnici liberi 

Luciano Spalletti nell'area tecnica
Da Spalletti a Thiago Motta: 5 allenatori italiani svincolati per la prossima stagione (Ansa) – Calciomercato.it

Tra poco più di un mese avrà inizio la stagione 2025/26, che ci auguriamo possa regalarci splendide emozioni in campo nazionale e internazionale. A livello di club, ma anche con l’Italia, che proverà a qualificarsi per il Mondiale che si disputerà la prossima estate. A metà stagione spazio anche alla Coppa d’Africa, oltre che alle consuete coppe nazionali in giro per l’Europa.

A poche settimane dal primo calcio d’inizio della nuova annata calcistica, sono numerosi gli allenatori che si ritrovano senza una panchina. Abbiamo scelto 5 tecnici italiani in cerca di una sistemazione e che vantano un importante curriculum e un palmares rispettabile. Molti di questi hanno deluso nell’ultima esperienza e cercano riscatto.

Tra i 5 profili scelti, non ci saranno, chiaramente, proprio tutti gli allenatori nati nel Bel Paese e che oggi si ritrovano senza lavoro. Sono, infatti, diversi i nomi di chi non ha trovato una sistemazione in vista del prossimo anno e che aspettano l’occasione migliore. Il nostro criterio, si è basato anche sull’importanza del nome o su quella dell’ultima avventura sportiva vissuta.

Domenico Tedesco: l’attesa dopo il Belgio

Domenico Tedesco in panchina
Domenico Tedesco: l’attesa dopo il Belgio (Ansa) – Calciomercato.it

Non ha mai allenato in Italia, eppure, Domenico Tedesco, 39 anni, è nato a Rossano ed è italianissimo al 100%. Il suo cognome ha vissuto uno strano caso del destino, dato che lo ha portato ad allenare in Germania dal 2006 come vice allenatore o allenatore delle giovanili, fino al 2013 quando ha preso l’incarico per i giovanissimi dello Stoccarda.

Nel 2017 l’approdo allo Schalke 04, con 75 partite all’attivo (numero più alto per una sua esperienza). L’esperienza allo Spartak Mosca ha poi preceduto quella più vincente per il tecnico: il Lipsia. Con i tedeschi resta dal dicembre del 2021 al settembre del 2022, con 38 partite, una media punti di 1.87 (record personale) e una Coppa di Germania. Sarà il trampolino per il Belgio, dove resta 2 anni senza impressionare particolarmente. Da gennaio è libero e in cerca di una destinazione nuova.

Raffaele Palladino: l’addio improvviso dalla Fiorentina

Raffaele Palladino in panchina
Raffaele Palladino: l’addio improvviso dalla Fiorentina (Ansa) – Calciomercato.it

Altro allenatore giovane, ancora con meno esperienza rispetto a Tedesco. La storia in panchina di Raffaele Palladino inizia appena 4 anni fa, nell’Under 19 del Monza. Con la squadra lombarda riesce a conquistare la fiducia della dirigenza, con una media di 1.97 punti a partita. Un rendimento che lo porta ad essere chiamato in prima squadra nel settembre del 2022.

L’exploit con il Monza è impressionante: due anni in panchina dal 2022 al 2024 con l’Europa sfiorata e un piazzamento super da neo promossa. Permette la crescita di diversi giocatori, su tutti profili come Di Gregorio o Colpani e ottiene la chiamata della Fiorentina la scorsa estate. In Viola allenerà per 53 partite, ottenendo un piazzamento europeo all’ultima giornata.

La sua è stata una stagione altalenante, tra risultati a sorpresa con le big e passi falsi con le piccole, ma senza finali come negli anni di Italiano. La scarsa fiducia della società e, probabilmente, le poche garanzie di mercato, hanno spinto il tecnico a dare le dimissioni a sorpresa, ormai quasi 2 mesi fa.

Thiago Motta: il riscatto dopo la Juventus

Thiago Motta in campo
Thiago Motta: il riscatto dopo la Juventus (Ansa) – Calciomercato.it

Proseguiamo il nostro focus, con il terzo allenatore dalla carriera ancora non così ricca di esperienze. Thiago Motta ne ha già qualcuna in più rispetto a Raffaele Palladino, eppure di anni ne ha 42. Inizia la sua avventura in panchina al PSG per l’Under 19. Un anno con i giovanissimi e risultati importanti, con una media punti che lo fa notare in giro.

Soprattutto in Italia, perché dopo l’esperienza con i francesi, è un’altra squadra del suo passato calcistico a chiamarlo: il Genoa. Con i rossoblù avrà tempo di disputare appena 10 partite, con sole 2 vittorie, prima di essere esonerato. Quel Genoa si salvò arrivando quartultimo. Fu poi la volta dello Spezia, con miracolosa salvezza.

Riuscì così a convincere il Bologna, che ha trasformato nella realtà che è oggi, allenando per 76 partite e portando alla crescita di giocatori come Calafiori e Zirkzee. Il merito in Emilia lo ha condotto alla Juventus, dove ha deluso le aspettative. L’esonero di marzo è il risultato di un’empatia mai scattata con l’ambiente e una realtà così importante. Oggi, senza squadra, è uno dei nomi che stuzzica maggiormente.

Roberto Mancini: l’ora di un nuovo club

Roberto Mancini in conferenza
Roberto Mancini: l’ora di un ritorno nei club? (Ansa) – Calciomercato.it

La storia di Roberto Mancini non ha bisogno di presentazioni, la carriera parla per lui. Così come i successi, l’ultimo con la Nazionale italiana nel 2021 con la vittoria dell’Europeo. Dopo l’esonero come commissario tecnico azzurro, ha abbracciato la proposta dell’Arabia Saudita, ma i risultati deludenti lo hanno portato a un altro licenziamento dopo appena 18 partite.

Dal giugno del 2018 non allena più un club, era lo Zenit di San Pietroburgo. Forse, a distanza di 7 anni, è tornato il momento di sedersi sulla panchina di una squadra e non di una nazionale. Mancini potrebbe ancora dire la sua e già sul finire di questa stagione è stato accostato alla Sampdoria. Vedremo cosa riserverà il destino, per un nome che non passa inosservato.

Luciano Spalletti: ritorno o ritiro?

Luciano Spalletti nell'area tecnica
Luciano Spalletti: ritorno o ritiro? (Ansa) – Calciomercato.it

Chiudiamo con un’altra domanda, con un altro tecnico esperto, con un altro allenatore passato dalla nazionale italiana. Il nome a cui abbiamo dedicato parte del titolo e la foto di copertina. Luciano Spalletti ha da pochissimo concluso la sua esperienza con l’Italia, con un esonero arrivato dopo il brutto scivolone nelle qualificazioni per il prossimo Mondiale.

Prima di fare il CT, ruolo che non si è riuscito a ricucire bene addosso, era reduce dall’impresa storica con il Napoli che lo ha definitivamente consacrato come un allenatore importante nella storia della Serie A. Gli era mancata per anni la vittoria di un titolo e lo ha ottenuto nell’avventura più improbabile.

Proprio con i partenopei ha costruito un legame così forte che non sarà facile vederlo allenare nuovamente su una panchina italiana. Se la Nazionale sarà stata la sua ultima avventura lo scopriremo nei prossimi mesi. Per il momento, Spalletti resta libero per riposare e schiarire le idee.

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