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Calcagno tra calendario e contratti: “Lo denunciamo da tempo” | ESCLUSIVO

La redazione di Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori 

Calendario sempre più fitto, con gli infortuni che aumentano e partite alle volte poco spettacolari. La stagione in corso non si è ancora conclusa, con il nuovo Mondiale per Club ad accendere le polemiche e a ingrossare il numero di impegni tra tornei nazionali e internazionali.

Umberto Calcagno, intervista esclusiva
Umberto Calcagno – Calciomercato.it

Sulle tematiche del calendario calcistico, la redazione di Calciomercato.it ha interpellato in esclusiva Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori: “La nostra posizione è ben conosciuta, da tempo abbiamo denunciato insieme al sindacato mondiale un sistema che non ci porterà di certo a migliorare il nostro mondo“, ha spiegato Calcagno in esclusiva ai nostri microfoni a margine dell’apertura del calciomercato estivo a Rimini, evento organizzato dalla Master Group Sport e da Adise.

Il numero uno dell’AIC spiega sulla delicata questione: “Il fatto che si giochi tanto e a ritmi così sostenuti, sta determinando uno scadimento del prodotto. Alla lunga si rischia di diminuire il valore di quello che produciamo e anche gli infortuni stanno condizionando le carriere di tanti ragazzi. Giocare così tanto non aiuta e porterà ad aumentare le problematiche“.

Calcagno (AIC) in esclusiva a Calciomercato.it: “Nuovi contratti? Non ne sentivamo la necessità”

Serie A da 20 a 18 squadre? Calcagno spiega il proprio punto di vista: “Credo che non ci sia una soluzione che possa tenere conto di tutte le parti in causa. Le competizioni nazionali, ad esempio, secondo noi vanno salvaguardate. Il valore dei nostri campionati risiedeva anche dalla passione della gente: un’eccessiva concentrazione di ricchezza, in mano a pochissime squadre, andrebbe a squilibrare i tornei nazionali e in futuro potrebbero esserci così meno risorse per tutto il sistema”.

Caso Acerbi: parla Calcagno
Calcagno, presidente dell’AIC (LaPresse) – Calciomercato.it

I possibili correttivi da apportare secondo Calcagno: “Va migliorata ad esempio la distribuzione dei ricavi da diritti televisivi per salvaguardare il nostro prodotto e non peggiorare la qualità. Negli ultimi anni poi in Italia si disputano lo stesso numero di partite, eccetto per il nuovo format della Supercoppa dove si gioca solo una gara in più”.

Infine, un altro tema che ha sta facendo discutere è la nuova durata dei contratti dei calciatori in Italia: “Oggettivamente non ne eravamo a conoscenza, se l’iter entrerà in vigore si passerà da 5 a 8 anni. Non ne sentivamo la necessità a dir la verità e in sostanza credo che non vada a cambiare di molto l’equilibrio del nostro mondo“, conclude il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori in esclusiva a Calciomercato.it.

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