La decisione rischia di sovvertire nuovamente gli equilibri della classifica con annessa partecipazione alla rassegna internazionale: le ultime
Benché a prendersi le luci della ribalta in questi giorni siano soprattutto le indiscrezioni di mercato, impossibile non prendere in considerazione anche i risultati del campo espressi soprattutto dal Mondiale per Club. In giro per il mondo, però, non tutti i verdetti dei vari campionati sono stati espressi in modo definitivo.

In un intreccio spesso alquanto problematico, penalizzazioni con annessi blocchi del mercato spesso ricoprono un ruolo tutt’altro che banale. Ad essere contestati del resto possono essere molteplici aspetti: dall’iscrizione a bilancio di alcuni calciatori a presunte irregolarità in merito al tesseramento degli stessi. Un ping pong giudiziario che spesso sovverte il giudizio del campo dando il via a vere e proprio battaglie legali che continuano a trascinarsi senza soluzioni di continuità nelle aule dei tribunali. L’ultimo caso, laddove dovesse essere confermato in tutti i suoi aspetti, ha letteralmente del clamoroso rischiando di configurarsi come una vera e propria beffa per il club coinvolto.
Reclamo UFFICIALE dopo la penalizzazione: sta succedendo di tutto
Come evidenziato da ‘Pan Africa Football’, infatti, il TP Mazembe ha chiesto alla federazione calcistica nazionale di esprimersi in merito alla decisione dell’organo di governo del campionato congolese. In sostanza, il club in questione contesta la penalizzazione di sei punti inflitta alla compagine di Lubumbashi per aver schierato il suo bomber Patrick Mwaungulu. Attaccante che, stando al reclamo (immediatamente accolto) presentato dall’AS Maniema Union, non avrebbe avuto i requisiti idonei per disputare le gare del Mazembe dello scorso 30 aprile e 4 maggio.

Detrazione di punti pesantissima quella del Linafoot costata al TP Mazembe l‘estromissione dalla CAF Champions League. L’amarezza e la delusione, però, hanno lasciato immediatamente il posto alla determinazione con la quale il club ha annunciato la decisione di presentare ricorso contro la decisione in questione.
Di seguito il contenuto ufficiale del reclamo al quale abbiamo fatto riferimento: “Il TPM riconosce la decisione incomprensibile presa in appello lo scorso 26 giugno dal Linafoot e conferma di richiederne immediatamente la convocazione alla Federazione congolese (…) per dimostrare la sua capacità di rispettare le regole e assicurasi i punti conquistati duramente sul campo”.
Si preannuncia insomma una vera e propria battaglia legale senza esclusione di colpi che potrebbe ridisegnare almeno in linea ipotetica le posizioni al vertice del campionato congolese. Vi forniremo ulteriori dettagli quando trapeleranno novità in merito.