La sconfitta col City ha evidenziato le tante lacune dei bianconeri, che però sono strutturali, un problema di livello: Momblano ha la ricetta
La Juve crolla col City ed evidenzia tutte le lacune soprattutto a livello difensivo della squadra di Tudor. Davanti c’era una squadra fortissima, la sconfitta era preventivabile ma prendere cinque gol fa comunque accendere parecchi allarmi considerando anche come sono arrivati.

“La società lo deve metterselo in testa, è come difendi ma anche con chi. Tudor e la società devono riflettere, si mettano in gioco tutti. Un altro anno zero non possiamo permettercelo, sarebbe tremendo e inaccettabile. Ma ora i comportamenti della società sono di chi deve prendere tempo, studiare ancora le situazioni. C’è bisogno di mettere mano, questa proprietà se vuole può intervenire. In Europa bisogna arrivare all’obiettivo minimo, uscire si può dalla Champions ma nel modo giusto e con la squadra giusta”, le parole di Luca Momblano.
In un video su Youtube, il giornalista di fede bianconera manda un messaggio chiarissimo alla società. E il consiglio spassionato, ma ora decisamente un sogno, è clamoroso e prevede già un cambio di allenatore. “Abbiamo appena confermato e rinnovato il mister, il dg si è esposto, il mercato è ancora reduce da una serie di contatti precedenti, siamo strozzati da una serie di impegni economici presi nel corso dell’anno, da Nico a Kelly e Di Gregorio. Se Elkann mi chiamasse gli direi: “Sei pronto a considerare un anno di studio?” Forse non è questione di mettere mano all’organico. Non si può fare un’estate navigando a vista con le occasioni di mercato, c’è la questione Vlahovic da risolvere. E tre cose da fare”. E qui scatta la suggestione che da anni ormai gira in orbita Juve.
Momblano non ha dubbi: “Elkann, chiama Zidane e fagli scegliere due giocatori”
Momblano non ha il minimo dubbio su cosa servirebbe per far tornare grande la Juve: “Una sola cosa a Elkann direi: alzi la cornetta, col massimo rispetto per quello che è stato fatto fino ad ora, e chiami Zinedine Zidane. Perché con lui cambia tutto. Unisce una serie di fattori. Prima cosa un naturale e genetico, fondato rispetto. A Tudor si vuole bene, ma l’aura di Zidane arriva dall’alto. E se c’è lui i giocatori fanno silenzio. Questo è il modo per non fare un altro anno zero. Ed Elkann dovrebbe dirgli: “Zizou vieni, ti scegli due giocatori che vuoi e te li porto a Torino’. Sono da 80 milioni? Li prendi”.

Momblano spiega poi: “Dobbiamo ripartire da chi ha uno status superiore, metterli nella Juve e far sentire il nuovo inizio. Zidane incute rispetto e timore reverenziale. E ha un’aura incredibile. La società risolve la questione Vlahovic e lui fa tornare Cambiaso, Koopmeiners, Bremer, Kalulu, Gatti, deve far volare Thuram. Quindi: Zidane e i due che vuole lui. Si alza il livello della truppa. Poi l’anno dopo ne portiamo altri due che vuole lui. Poi se si incastra altro con le cessioni magari ne arriva un terzo. Arriverebbe dalla società un segnale di potenza. Chi c’è ora lavora duramente, ma c’è un gradino superiore da salire. Ci vuole un seme forte e piante che crescano da questo”.