Il nuovo ciclo rossonero riparte da Tare e Allegri, mentre il dirigente svedese è ai margini. Ma qualcuno lo difende: “Ci ha messo la faccia”
La stagione 2025-26 rappresenta una sorta di anno zero per il Milan. Quella passata è finita con la sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Bologna e con un ottavo posto in Serie A che hanno significato esclusione dalle coppe europee dopo nove anni. Il club rossonero ha deciso allora di voltare pagina, a partire da un nuovo direttore sportivo come Igli Tare ed un nuova allenatore come Massimiliano Allegri. Ora si attendono i colpi di mercato.

Intanto imperversa il dibattito sulle frequenze di ‘Radio Radio’: “Il Milan si è messo in mano a Tare e Allegri. Nomi come quelli di Xhaka e Modric sono proprio i suoi (del dirigente albanese, ndr) – ha dichiarato il giornalista sportivo Michele Padovan – Mi auguro che Allegri sfrutti questa occasione perché è l’ultima. Non perché non ne merita altre, ma perché per età ed esperienza e visto l’avanzare di nuovi tecnici, non credo che avrà altre chance in grandi club. Avrei detto lo stesso se fosse andato al Napoli“.
“Spero e penso che nel frattempo sia maturato: come ha lasciato la Juventus nella finale di Coppa Italia è indecoroso, e non intendo per un buon allenatore, ma per qualsiasi persona adulta. Si è comportato come un bambino capriccioso. Dalla parte sua avrà la società e, almeno per il girone di andata, tutto il pubblico. Mi chiedo però che fine ha fatto Ibrahimovic? Non lo sento più nominare da un po’, il che è un bene per il Milan!“.
Milan, Ordine in soccorso di Ibrahimovic: “Fatto malissimo, ma ci ha messo la faccia”
La replica è arrivata dal collega Franco Ordine, che pur sottolineando i suoi errori nella stagione appena conclusa, ha parzialmente assolto l’ex campione svedese: “Ibrahimovic in questo momento è fuori dai riflettori perché si è reso conto di aver fatto malissimo. Sia con la prima squadra che, soprattutto, con Milan Futuro, scegliendo un Ds che veniva da Los Angeles e non aveva mai visto una partita di Serie C”.

“C’è da dire, tuttavia, che Ibrahimovic aveva colmato dei vuoti lasciati dalla società e lui generosamente ci ha messo la fatta, ma si è bruciato. Credo che abbia partecipato alle prime riunioni con Tare ed Allegri per spiegare quali sono i problemi da risolvere, ma in questo momento l’operatività al Milan è in mano agli altri due, che hanno entrambi delle grandi rivincite da inseguire“.