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Ostiamare juniores campioni, De Rossi: “Dobbiamo essere un sostegno per Roma e Lazio” | VIDEO CM.IT

Il presidente della storica società dell’Anco Marzio premiata in Campidoglio per la vittoria del campionato: le parole del presidente

Riconoscimento importante per Daniele De Rossi, il primo da presidente dell’Ostiamare. I suoi ragazzi hanno infatti vinto il campionato Juniores e oggi sono stati premiati in Campidoglio nella Sala delle Bandiere, alla presenza del presidente del X Municipio Falconi, la presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli, il sindaco Gualtieri e l’assessore Sport e Grandi Eventi Alessandro Onorato.

De Rossi a un evento
Ostiamare juniores campioni, De Rossi: “Dobbiamo essere un sostegno per Roma e Lazio” – Calciomercato.it

Una bella pagina per lo sport della capitale, tanto che è stato interrotto il consiglio capitolino per celebrare questo momento. “Ringrazio per l’ospitalità e per il sostegno costante. Ringrazio i ragazzi perché è una soddisfazione gigante per tutta Ostia, non solo per quella calcistica. Ne hanno parlato tutti. Hanno vinto esprimendo un bel calcio ma soprattutto comportandosi bene. Hanno mantenuto sempre la calma. Gli voglio bene anche se li conosco da poco.

Questo trionfo non aumenterà la nostra voglia di investire, perché i risultati sono importanti e fanno parlare bene di Ostia, ma noi abbiamo in testa di fare grandi cose a prescindere dalle vittorie. Stiamo dando un’impronta che tra tanti anni verrà riconosciuta come una cosa che ha fatto lavorare tanta gente e che porterà a trasformare la nostra struttura in un fiore all’occhiello. Faccio ancora i complimenti ai ragazzi e a tutte le persone che mi aiutano”.

A margine dell’evento De Rossi si è fermato ai microfoni di Calciomercato.it toccando l’argomento giovani e Nazionale: “Sta andando tutto bene, però sai questi risultati qui danno un po’ di risalto e sembra che stiamo facendo i fenomeni e invece il percorso è quello che ci aspettavamo. Grande lavoro, grande impegno, grande contatto con i ragazzi.

Qualche intoppo c’è, ma è normale quando devi demolire e ricostruire una struttura grande come la nostra. Però siamo contenti, poi questa è una ciliegina sulla torta, sono tanto contento per loro, per il mister, per Adriano, hanno lavorato tantissimo quest’anno”.

Sul progetto e le ambizioni: “Ogni tanto spunta qualche società che dice che saremo la terza squadra di Roma. Penso che Ostia per grandezza debba ambire ad essere un sostegno per Roma e Lazio, anche una società che porti qualcosa alla Roma calcistica e all’Italia calcistica proprio per quanti siamo a Ostia e per quanto viviamo di calcio. Quello è l’obbiettivo, diventare sempre più seri e professionali.

Stiamo facendo grandi cose che sono meno appariscenti di uno scudetto ma stiamo facendo tante cose sia per l’Ostiamare calcistica che per l’Ostinare dal punto di vista dell’educazione per proseguire un percorso che unisca calcio e studio. Sono iniziati solo da 6 mesi i lavori e le nostre ristrutturazioni materiali e anche mentali”.

De Rossi: “Nazionale? A volte si tende a considerare giovani giocatori quelli che non lo sono più”

Questi giovani, si spera, saranno il punto di partenza e il bacino da cui un giorno potrà magari attingere Gennaro Gattuso. “L’Italia è stata e sarà sempre una Nazionale che attinge dai giovani. A volte si tende a considerare giovani giocatori quelli che non lo sono più e quindi si dovrebbe andare a cercare un po’ più in basso come fanno altre nazionali. Alcuni di loro non fanno testo ma tanti di loro sono 2006-2007 e giocano stabilmente in squadre grandissime e nelle loro nazionali. Noi nel nostro piccolo abbiamo fatto questo”.

De Rossi e i giovani dell'Ostiamare
De Rossi: “Nazionale? A volte si tende a considerare giovani giocatori quelli che non lo sono più” – Calciomercato.it

“Abbiamo riconosciuto la bravura dei nostri giocatori e quindi verranno premiati – ha evidenziato De Rossi in conclusione – ma premiandoli anche come società noi portandoli in prima squadra in ritiro e usufruendo delle loro prestazioni nel corso della stagione, perché la Serie D è un campionato importante ma vede l’obbligo di schierare dei giovani. Non avevamo troppa voglia di cercarli in giro, quando sappiamo di averle molti e molti bravi da noi”.

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