Max Allegri e il Ds Tare pianificano le mosse per il mercato rossonero: il centravanti della Fiorentina però non mette tutti d’accordo
Mercato in pieno fermento per il Milan, che nella prossima stagione ripartirà da Massimiliano Allegri dopo il ritorno sulla panchina del ‘Diavolo’ dell’ex allenatore della Juventus.

Il tecnico livornese nelle ultime settimane è stato in stretto contatto con il nuovo Ds Tare per panificare le strategie e rinforzare adeguatamente la rosa della squadra rossonera. Sul taccuino di Allegri, tra gli altri, figura anche Moise Kean per l’attacco, giocatore che il mister toscano conosce bene e che ha allenato alla Juve.
Secondo Marco Cattaneo, però, il Milan non avrebbe bisogno del centravanti della Fiorentina che ha una clausola da 52 milioni di euro: “Il problema del Milan non mi sembra davanti. Se io avessi 55 milioni, invece che spenderli per Kean, li investirei per Leoni e Rovella che andrei a prendere subito anche se magari non bastano“, ha chiosato il giornalista – intervenendo sul canale You Tube di Carlo Pellegatti – menzionando due profili nel mirino anche dell’Inter sul mercato.
Cattaneo sul mercato del Milan: “Allegri vuole Kean? Meglio Rovella e Leoni”
Il problema del Milan, secondo Cattaneo, non è quindi il reparto offensivo: “Davanti hanno Leao, Pulisic e Gimenez. Il messicano lo hai pagato 35 milioni a gennaio dal Feyenoord: a me non fa impazzire, però gli va data una chance”.

Il giornalista si sofferma anche sul rebus Theo Hernandez, con l’Al Hilal di Simone Inzaghi che non molla la presa per il terzino francese che resta in uscita dal Milan: “Secondo me, se c’è un giocatore di cui non trovi le caratteristiche in nessun altro in giro per il mondo, quello è Theo Hernandez. Terzini come Theo non esistono e la prima missione di ogni allenatore dovrebbe essere proprio quella di far tornare i giocatori al livello di una volta. Questo allenatore può essere Allegri: lo si critica per tante cose, però gli si riconoscono anche tanti meriti soprattutto legati alla gestione del gruppo e alla capacità di riuscire a uscire da situazioni complicate”, conclude Cattaneo.