I bianconeri lavorano tra presente e futuro e soprattutto due nomi occupano i pensieri della dirigenza: uno più semplice, l’altro più complicato
La Juventus continua la sua estate galvanizzata dal successo all’esordio del Mondiale per Club, un 5-0 che lascia ottimi segnali presenti ma soprattutto futuri. In questi giorni infatti si deciderà tanto anche del mercato, tra le cessioni ‘obbligatori’ ma anche le conferme che può ancora decidere il campo. Un supplemento di prove che non può non far comodo a Tudor. A tal proposito sono soprattutto due i calciatori che sono ancora in bilico per quanto riguarda la prossima stagione nonostante la permanenza negli Stati Uniti.

Uno è Randal Kolo Muani, l’altro è ovviamente Francisco Conceicao. Nel nostro episodio di ‘TiAmoCalciomercato’, in onda sul canale YouTube di Calciomercato.it, affrontiamo largamente la questione con Riccardo Meloni.
“Il sogno americano di Kolo Muani è esplicito, ovvero rimanere a Torino, gli piace lo stile di gioco di Tudor, viene valorizzato, sta trovando il gol e resterebbe volentieri. Ma bisogna trattare con i rispettivi club, sia per lui che per Conceicao. Con Kolo Muani è più semplice, i rapporti col PSG sono ottimi, il giocatore vuole rimanere e non rientra nel progetto di Luis Enrique. Ha un residuo a bilancio però molto alto ed è difficile cederlo a titolo definitivo. Per cui i francesi possono essere disposti a un nuovo prestito, magari con obbligo di riscatto il prossimo anno, quando ci sarà un costo residuo più basso. Può fare comodo a tutti. A Tudor piace molto”.
Juve, dubbio Conceicao: “Nuova dirigenza più ‘fredda’, ecco cosa serve”
Se per Kolo Muani la questione può essere più ‘scorrevole,’ diverso il discorso per Chico Conceicao: “Qui è più complesso. Con Giuntoli la Juve poteva pagare i 30 milioni del riscatto, la nuova dirigenza però è un po’ più freddina, più che altro per le cifre. Con 20 milioni, quindi con uno sconto, si può trovare l’accordo per il riscatto ma il Porto per ora non accetta. Vediamo, ma non è escluso che si trovi una quadra alla fine”.

Ci sono poi da decidere le sorti di altri calciatori, come Alberto Costa: “È in crescita, ma in chiave mercato va monitorato – ha aggiunto Riccardo Meloni -, specialmente con affari con club portoghesi che lo stimano molto. Viene valutato 20 milioni dalla Juve. La conferma di tanti giocatori rivaluta il lavoro di Giuntoli? No, non credo. Le uscite sono state fallimentari, sono più gravi, perché sono giocatori con cui hai già lavorato e che hai già valutato. Alcuni acquisti non erano però affatto folli, infatti del mercato i tifosi erano contentissimi, c’era un entusiasmo enorme”.