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Calciomercato, svolta in Serie A: innalzato il limite dei contratti

Grande cambiamento in ottica calciomercato per i club italiani: il limite contrattuale cambia e non è più di 5 anni

La novità emerge dal testo del Decreto sullo sport approvato in Consiglio dei Ministri. Come scrive l’avvocato Mattia Grassani sul ‘Corriere dello Sport’, il decreto legge approvato venerdì dal Consiglio dei Ministri ha introdotto, tra le varie misure urgenti in materia di sport, una modifica di rilevante impatto in ambito di rapporti di lavoro sportivo professionistico. 

Figc
Italia, cambiano i contratti: limite innalzato a otto anni – Calciomercato.it (LaPresse)

Innalzato infatti il limite dei contratti: da cinque anni infatti si passa ad otto. Dopo l’emanazione del Presidente della Repubblica, quando il Decreto in commento entrerà in vigore consentirà alle società professionistiche di vincolare gli atleti per un periodo massimo di otto anni, a discapito del tetto delle cinque stagioni, vigente da quasi 45 anni. I club vengono messi nella condizione di massimizzare il diritto sulle prestazioni sportive dei giocatori, trasformando tali rapporti in veri e propri asset di lungo periodo. Non cambia nulla invece per quanto riguarda il discorso ammortamenti.

La modifica non cambia le cose per quanto riguarda invece la Uefa. Il costo di un cartellino deve essere comunque ripartito su un massimo di cinque stagioni calcistiche. La novità era stata varata dall’organismo nel 2023 come mossa anti-Chelsea, club che aveva ingaggiato diversi calciatori facendogli firmare contratti della durata di oltre otto anni, per ridurre appunto l’impatto degli ammortamenti. 

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