L’avvocato e intermediario ha parlato del presente e del futuro rossonero oltre che dei problemi del sistema calcio italiano
“Sono estremamente contento del binomio Tare-Allegri“. Così l’avvocato e intermediario Camillo Autieri a proposito dei cambiamenti in casa Milan che hanno portato all’arrivo di un nuovo Ds e al ritorno del tecnico livornese sulla panchina rossonera.
“Tare ha già dimostrato ampliamente le sue qualità umane e professionali in un ambiente certamente non facile come quello romano, dimostrando correttezza, lungimiranza, diplomazia e capacità importanti anche in ambito di scouting – ha aggiunto – Allegri è un allenatore che dovrebbe garantire un posto Champions e una competitività della squadra abbastanza pacifica”.

Tra i tifosi, tuttavia, serpeggia un po’ di malumore per come è iniziato il mercato estivo, vedi la cessione di Reijnders e quella probabile di Theo Hernandez: “Questo fuggi-fuggi è davvero poco consono con l’ambiente Milan. Certamente depotenzia, e non di poco, le qualità di un gruppo che quest’anno ha avuto più di qualche difficoltà, ma che a mio avviso, a livello qualitativo, era comunque superiore a squadre che alla fine hanno preceduto il club rossonero in classifica”.
Come sottolinea lo stesso Autieri, al contempo il Milan potrebbe avere “una cifra importante da investire sul mercato, che dovrebbe andare perlomeno pareggiare la cifra tecnica che si perderebbe con alcune cessioni. Su questo la presenza del Direttore Tare fa ben sperare“.
Autieri si augura che in società possa essere reinserito “un profilo di spessore che rappresenti quel milanismo che il Club ha perso. In questo modo, probabilmente, si riuscirebbe a ricucire quello strappo avvenuto con l’allontanamento delle bandiere Boban prima e Maldini poi”.
Autieri: “Nazionale? Gravina è l’ultima persona che può essere contestata. Ecco cosa dovrebbe fare”
L’avvocato Autieri si è espresso anche sulla questione Nazionale e sulla crisi del sistema calcio italiano: “Dal mio punto di vista, Gravina è l’ultima persona che può essere contestata. In quanto ad attaccamento non alla poltrona, ma a quella passione che ne muove le proprie iniziative, non è davvero secondo a nessuno.
Ha affrontato con eleganza la fuga del precedente selezionatore ed ha scelto quello che era il migliore papabile sulla piazza e questa scelta è stata supportata, ricordo ancora, da tutto il movimento e da tutti noi tifosi. Il fallimento di questa gestione ritengo sia un fallimento tecnico di Spalletti”.

“È chiaro che poi si possano aprire le discussioni sulle gravi problematiche dell’intero sistema calcio Italiano – evidenzia Autieri – Gli scandali dei settori giovanili portati alla luce ultimamente, che altro non sono che la classica scoperta dell’acqua calda anche per il più novizio degli addetti ai lavori, fino a salire ai gravissimi accadimenti che hanno portato quest’estate ai fallimenti di realtà calcistiche storiche come Lucchese, Brescia e SPAL, sono un’evidente istantanea delle brutture del nostro sistema sportivo.
Un repulisti sarebbe necessario? Probabilmente opportuno, con stravolgimento anche di regole e norme che oggi poco tutelano le realtà sportive, soprattutto dilettantistiche nazionali, con una massiva e complessa revisione delle norme a riguardo della formazione e dei periodi di crescita dei giovani atleti.

Basti osservare la differenza tra un 14/15enne italiano ed un pari età sudamericano, est europeo, nord europeo o africano. Differenze di mentalità, di abitudini, di impegno, di fame, di applicazione, di concentrazione. Insomma, poche pochette sotto il braccio, occhi vivi e molto sudore. A mio avviso il Presidente Gravina dovrebbe creare un filtro di verifica normativa prima, fattuale e di campo dopo“, ha concluso Autieri.