Analisi del momento delicatissimo della selezione azzurra, gli scenari per la panchina e per quanto riguarda il presidente federale
Conclusa l’era Spalletti, la Nazionale deve guardare avanti. Con una scalata che si è già fatta ripida verso il prossimo Mondiale, ancora una volta, e con tante incognite per il futuro, non solo quelle per la figura del nuovo CT.

Come raccontato da Calciomercato.it, Ranieri era tentato dall’idea e ha valutato attentamente, ricevendo una apertura dai Friedkin come lui stesso ha testimoniato. I motivi del no sono da ricercare in problematiche dal punto di vista tecnico e operativo, per il quale ci sarebbero state delle difficoltà, e da quelle ambientali: una buona parte di tifosi della Roma sarebbero rimasti delusi nel vedere in qualche modo intaccata la sua figura di uomo immagine. Non avrebbe avuto invece troppi problemi Gasperini nell’accettare questa situazione.
Del tema Nazionale e dei possibili sostituti di Spalletti – è concreta la candidatura di Pioli, a quanto filtra, anche se su di lui c’è anche la Fiorentina – abbiamo parlato in maniera approfondita su ‘TiAmoCalciomercato’, sul canale Youtube di Calciomercato.it, con il giornalista Maurizio Pizzoferrato, dell’agenzia Area. “E’ sicuramente la peggiore situazione mai vista in Nazionale, per gli allenatori non c’è più quel sogno da inseguire di allenare la selezione azzurra ma pensano sia meglio allenare un club – ha spiegato – Oggi i tecnici, con la prospettiva Nazionale davanti, pensano di poter fallire. Spalletti, quando è stato presentato due anni fa, ci credeva veramente nel poter essere l’uomo giusto. Invece, ieri ha ammesso chiaramente di aver fallito e non è banale, considerando il suo carattere egocentrico, anche se ha riservato qualche frecciata. Va detto che il materiale su cui lavorare è scadente e quello non scadente ha altro tipo di problemi, si sta perdendo l’appartenenza alla maglia azzurra. La Nazionale non fa più gola non solo ai tecnici, ma anche ai giocatori”.
Italia, Pizzoferrato sul nuovo CT: “Non escludo Mancini, Gravina non pensa di essere il problema”
Sugli eventuali eredi alla carica di CT, Pizzoferrato ha aggiunto: “Non so chi possano convincere in questo momento, la buona notizia è che la prossima partita è a settembre. C’è un po’ di tempo, non escludo che alla fine possa tornare Mancini, che si è riproposto e ha avuto un chiarimento con Gravina”.

Sulla posizione di Gravina, il giornalista ha quindi argomentato: “Dimissioni del presidente FIGC? Lui non pensa assolutamente di essere tra i principali responsabili di questa situazione. E’ una persona onesta, che crede in buona fede di poter fare il bene del movimento, ma così non è. Nomi alternativi non è che ce ne siano tanti, è facile invocare le dimissioni, ma quali nomi sono credibili? Quelli che hanno fatto suggestione accostati alla Federcalcio, come Baggio o Del Piero, sono scappati, è una crisi di sistema. Anche se non si devono fare tanti discorsi filosofici, in questo momento il problema reale è la qualificazione ai Mondiali. E’ già un’utopia pensare di arrivare primi nel girone, con la tagliola dei playoff il rischio di non qualificarsi per la terza volta di fila è concreto”.