Nota ufficiale della Questura: “Gli elementi investigativi hanno consentito di corroborare l’ipotesi accusatoria”
Nuovo scandalo scommesse in Serie A. C’è il comunicato ufficiale della Questura che conferma le indiscrezioni dei mesi scorsi.

Stavolta è finito nei guai il portiere dell’Udinese Okoye, indagato insieme ad altre tre persone (non calciatori) per truffa in concorso ai danni di un bookmaker. Le indagini appena chiuse si riferiscono all’incontro tra Lazio e Udinese dell’11 marzo 2004.
Tutto è partito dopo che furoni riscontrati dei flussi anomali nelle scommesse effettuate nell’ambito della gara, nello specifico sull’ammonizione del portiere nigeriano in forza nella squadra friulana. Il giallo di Okoye era quotato a 8,00.
Okoye, Questura di Udine: “Scommesse frutto di accordo tra calciatore e scommettitori indagati”
Come informa la Questura di Udine attraverso una nota ufficiale, “gli elementi investigativi raccolti, anche implementati da accertamenti tecnici sugli apparati in uso agli indagati, hanno consentito di corroborare l’ipotesi accusatoria di una illiceità matrice della maggioranza delle suddette vincite”.

Tali scommesse vengono in sostanza “ritenute il frutto esclusivo di un preventivo accordo tra il calciatore friulano – effettivamente ammonito in quella gara per perdita di tempo al 63/o minuto di gioco – ed uno degli scommettitori indagati, da cui sarebbero poi state generate le crescenti scommesse effettuate anche da due ulteriori scommettitori, a loro volta indagati per concorso nella truffa in argomento”.